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Vigili del fuoco Cosenza, Usb contro il dirigente “inoltrato un esposto al ministro”

COSENZA – «Si è tenuta alcuni giorni fa, la procedura di raffreddamento dello stato di agitazione promossa dall’Usb vigili del fuoco di Cosenza verso l’amministrazione; ancora una volta è emerso un quadro personale del suggestivo del dirigente locale. Quando si è trattato di dover rispondere a domande precise si è trincerato nei “non ricordo” , “non sono a conoscenza”». A scrivere è Antonio jiritano, del sindacato Usb: «E’ passato dalla giustificazione di non aver ricevuto la nota, nella quale era riportato l’ordine del giorno del contenzioso, al trincerarsi sul fatto che l’argomento non fosse riportato nella vertenza».

«All’accusa di abusare di contestazioni di addebito disciplinari ha risposto: “In un anno ho redatto solo 33 contestazioni. In molti casi i procedimenti vengono archiviati senza proseguimento della contestazione”; parole che – sottolinea il sindacato Usb VVf –  denotano una certa leggerezza in materia! Uno che sa solo amministrare con autorità».

«Per tentare di ostacolare l’azione sindacale, si arroga il diritto di impedire ad un lavoratore di partecipare alla videoconferenza ma sulle relazioni sindacali scorrette, da tempo abbiamo informato il dipartimento. Dulcis in fundo, in sfregio alle leggi in merito legge n. 3 (art. 51), “Tutela della salute, che ha esteso il divieto di fumo a tutti i locali chiusi, compresi i luoghi di lavoro privati o non aperti al pubblico, durante la riunione “fumacchia” negli uffici dello stato italiano. Per lui la legge 3 è il numero del bus che passa sotto casa sua».

Usb: “le leggi non valgono per lui”

«E pensare che il corpo nazionale dei VVF – spiega il rappresentante sindacale – è deputato a trasmettere sicurezza e senso di salvaguardia delle vite umane. Ma non appagato di fumare nell’ufficio pubblico, sempre in barba a quelle leggi dello Stato a cui è soggetto, impiega un Capo Squadra dei vigili del fuoco, preposto al soccorso, per tinteggiare il suo ufficio. Questi sono i dirigenti individuati dall’organo di vertice per una delle provincie più grandi del paese. Chissà se i vertici del corpo nazionale avranno la stessa solerzia avuta con il personale VVF nel sanzionarlo per aver liberamente protestato, ora lo faranno per questo ottimo ed indispensabile dirigente periferico, visto che, come ogni pubblico dipendente, può incorrere in responsabilità disciplinare ogni qual volta, con dolo o colpa, non osservi le regole giuridiche».

«Riportiamo pedissequamente – conclude Jiritano – le sue dichiarazioni: “Il Comandante rappresenta di essere a conoscenza che il Capo Squadra in questione nel suo tempo libero ha operato volontariamente dell’attività di tinteggiatura nel proprio ufficio a titolo gratuito e che tale attività sia stata effettuate durante l’assenza del Comandante, raccomandando al Capo Squadra il rispetto dei riposi previsti a seguito o preliminarmente allo svolgimento dell’attività di soccorso”».

 

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