COSENZA – Si è insediato ieri ed ha incontrato questa mattina la stampa il nuovo questore di Cosenza Michele Maria Spina. Napoletano, 62 anni, in Polizia dal 1988, prende il posto di Giovanna Petrocca, rimasta alla guida della Questura bruzia per quattro anni. Spina ha ricoperto diversi incarichi tra i quali, per quattro anni, è stato al vertice del Commissariato di Secondigliano. Nel 2018 è stato nominato Dirigente Superiore della Polizia di Stato andando a ricoprire l’incarico di Dirigente del Compartimento di Polizia Ferroviaria della Campania. Qui ha ideato e sperimentato un dispositivo di prevenzione e sicurezza perimetrale. Consistente nell’individuazione di varchi di accesso alle Stazioni in postazioni di controllo avanzate, caratterizzati dal posizionamento di desk brandizzati della Polizia di Stato, così canalizzando il flusso dei viaggiatori, consentendo controlli identificativi a campione. Tale modello è stato adottato dal Servizio Polizia Ferroviaria in sede centrale ed esteso a tutti i compartimenti di Polizia Ferroviaria sul territorio nazionale. Arriva a Cosenza dopo 3 anni alla guida della Questura di Latina.
Michele Spina resterà in carica per un anno
Il nuovo Questore Spina ha sottolineato che lavorerà alacremente per garantire sicurezza e legalità sul territorio. Tra un anno andrà in pensione, come ha comunicato lui stesso, ma ci tiene a sottolineare che “saranno comunque 12 mesi intensi e di lavoro. Un anno sembra poco ma può essere anche tanto – ha detto . Se noi usiamo questi 12 mesi per affrontare e risolvere i problemi, avviando tutte le attività possibile, potremo seminare bene per chi dovrà raccogliere dopo. Sarà molto presente, resterò in città anche sabato e domenica e cercherò di vivere Cosenza e la sua provincia che è molto grande. Una provincia con 150 comuni ed una storia cirminale nota. Non sono io a dirlo. Recentemente è stata conclusa una brillante attività interforze e questo mi conforta, visto che un pò di pregiudicati sono stati tolti dalla zona”.
Riconquistare gli spazi occupati dalla malavita
“Il nostro è un lavoro di riconquista di spazi occupati dalla malavita che ne prende possesso. Gli spazi fisici e anche quelli ideali. Il nostro lavoro – spiega – è quelli di liberarli affichè la società civile li utilizzi e li destini ad attività lecite. Mi sforzerò ogni giorno sugli spazi da poter liberare“.
“Nella mia corriera – ha sottolineato Michele Spina – ho sempre tentato di applicare una pressione psicologica e muscolare, oltre che investigativa sui pregiudicati. Noi sappiamo che le indagini hanno dei tempi che abbracciano un certo periodo. Proprio in questi tempi i delinquenti continuano a delinquere avviando nuovi illeciti che poi saranno oggetto di nuove indagini. Qui c’è una sqaudra mnobile estremamente efficace”.
Rapporto diretto con i ragazzi e le scuole
Importante il passaggio sulla legalità e il coinvolgimento dei ragazzi e delle scuole. “Ho tre figli e mi immedesimo nelle problematiche di ragazzi molto giovani che, spesso, sono affascinati dal male. Venendo da Napoli e avendo diretto il Commissariato di Scampia, mi è molto dispaciuto vedere come i giovani siano affascianti da figure televisive che possono tentare di scimmiottare. Noi dobbiamo dare esempi positivi. A me pice incontrare i ragazzi e asoltare le loro considerazioni, anche per sollecitarli sul fatto che delinquere non paga mai. Anche arricchendosi con il malaffare il delinquente è sempre braccato come un topo dai clan rivali e dalle forze di polizia. Va mostrato ai ragazzi – ha concluso il nuovo Questore – come una persona che si procura un lavoro onesto possa vivere a testa alta”.

