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Cosenza, 4 novembre per ringraziare le Forze Armate: “pace, valore da preservare”

COSENZA – Al suono della fanfara del 1° Reggimento Bersaglieri stamattina, davanti al monumento ai Caduti in Piazza della Vittoria si sono svolte le celebrazioni in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Alla presenza del Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, del sindaco della città dei bruzi, Franz Caruso e di altri sindaci del territorio cosentino, la cerimonia si è svolta con la partecipazione delle Autorità civili, militari e religiose e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.

Alla celebrazione hanno preso parte anche numerosi allievi delle scuole della città. Un momento per ricordare ai cittadini, e soprattutto ai giovani, i valori legati alla Patria e per non dimenticare coloro che hanno contribuito a renderla unita e che ancora oggi, si adoperano per difendere la sicurezza del Paese.

Alla cerimonia anche gli insigniti di medaglia d’oro al Valor Civile e dell’onorificenza di Vittima del Terrorismo. Dopo l’alzabandiera, un picchetto in armi ha reso gli Onori ai Caduti di tutte le guerre e deposto una corona sul monumento. Poi si è passati alla lettura dei messaggi del Capo dello Stato, del Ministro della Difesa e della Preghiera per la Patria.

Intanto per la giornata di oggi prosegue l’attività “Caserme Aperte”, che permette ai cittadini di visitare la Caserma “Grippo” del Comando Provinciale Carabinieri e la Caserma del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza. Alle ore 16,30, si effettuerà la cerimonia dell’ammaina bandiera.

Il messaggio di Mattarella per il 4 novembre

Questo il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del Giorno dell’unità nazionale e Giornata delle Forze Armate inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto:

«Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico. Il 4 novembre ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione.

Alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani. La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l’impegno profuso.

Un particolare pensiero va a quanti sono impegnati all’estero, dall’Europa all’Africa centrale e settentrionale, dall’Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia. Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l’Italia!»

 

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