RENDE – “Cosenza Open Incubator”, è il progetto presentato all’Università della Calabria, che rientra nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo che ha assegnato alla città 90 milioni per la rigenerazione del centro storico e l’amministrazione comunale di Cosenza è capofila e che investono Università, Provincia e Ministero della cultura. Si tratta del primo importante passo di avvicinamento – anche logistico – dell’Unical verso il territorio, dato che l’incubatore di imprese avrà sede nel Convitto nazionale Telesio, messo a disposizione dalla Provincia di Cosenza. Il sito è attualmente interessato da lavori di ristrutturazione, motivo per cui il Comune di Cosenza, nell’attesa, ha offerto all’Unical ospitalità nello storico Palazzo Spadafora, nel centro storico della città. Promuovere la selezione di startup con idee progettuali finalizzate alla creazione e allo sviluppo di imprese nel territorio, con particolare attenzione per il contesto turistico-culturale. L’Unical ha già emanato un bando, con scadenza al prossimo 31 ottobre, per la selezione delle startup che saranno ospitate nell’incubatore di imprese nel centro storico. In questo caso, la presenza dell’Unical nel centro storico di Cosenza, sarà una presenza di giovani che vogliono mettersi in gioco, che vogliono provare a realizzare i loro sogni sul territorio. “L’idea dell’incubatore – spiega il professor Maurizio Muzzupappa, delegato del Rettore al Trasferimento tecnologico dell’UniCal – è soltanto la scusa giustificata da questo progetto ma in realtà all’interno di questo spazio che l’amministrazione comunale di Cosenza ci ha messo a disposizione, attueremo delle ulteriori iniziative, come per esempio quello della creazione di un osservatorio permanente, con l’ausilio dei nostri sociologi, i quali sono stati sempre attente alle esigenza del territorio”. Mentre per il sindaco Franz Caruso, ritiene che sia fondamentale avere una presenza come quella dell’Unical nella città capoluogo ed in modo particolare nel certo storico, un qualcosa che dopo tanti proclami si realizza concretamente.
Con il progetto “Cosenza Open Incubator”, l’Unical approda nel centro storico bruzio
