L’intervento riabilitativo è stato centrato sulle difficoltà relazionali, le modalità di comunicazione con l’altro l’espressione di emozioni e sentimenti dei reclusi presso la Casa Circondariale.
PAOLA (CS) – Con lo spettacolo Innocenti Evasioni in Festival andato in scena lo scorso 20 luglio 2015, si è chiusa la Prima Edizione del Progetto “Dentro la Bolla…” e dei Laboratori Sperimentali di Attività Espressiva e Teatroterapia, a cura del Servizio Sociale Professionale/Area Integrazione Socio Sanitaria del Distretto Sanitario Tirreno – ASP di Cosenza iniziati nello scorso mese di gennaio 2015, presso la Casa Circondariale di Paola. Portare il teatro in carcere non è un’impresa semplice, ma è difatti accattivante l’interagire con le persone recluse e stabilire un ascolto e un feed-back efficaci con chi è privato della libertà e vive una quotidianità ripetitiva, appesantita da dialoghi e comportamenti sempre uguali. Il carcere è un luogo che si vuole invisibile. Anche il detenuto si sente una persona invisibile. La prima cosa che chiede è: “Com’è fuori…?”.
Trovare motivi di riflessione e di espressione è il modo per dare voce e corpo al cambiamento di sé. Il fine, quello di ristabilire un ponte tra l’essere se stessi e riconquistare lo spazio dove poter “esercitare la creatività” e spezzare la tendenza alla rimozione di sé, a nascondere con la immobilità le mura invalicabili del carcere. Questo è quanto perseguito dall’ideatrice del Progetto, Dott.ssa Emilia Luigia Pulitanò Responsabile del Servizio Sociale Professionale/Area Integrazione Socio Sanitaria del Distretto Sanitario Tirreno – ASP di Cosenza e quanto approvato dal Direttore dello stesso Distretto Sanitario, Giuliana Bernaudo. Per divenire attori le persone detenute hanno dovuto imparare a crearsi una cultura scenica, superare schemi comportamentali legati ad archetipi culturali tanto definiti quanto inconsapevoli, sui quali hanno agito per produrre consapevolezza e cambiamento, processi utili non solo per la scena.
 
Coinvolgere i detenuti nell’azione teatrale, farli esercitare sulle proprie capacità creative occultate e aiutarli a disseppellirle ha comportato, oltre ad un lavoro di riflessione e di ricerca della consapevolezza di sé, anche un mettersi in gioco, uscendo dagli schemi mentali di un vissuto pregresso che li contraddistingue come colpevoli e devianti per ri-scoprire, invece, in se stessi altre modalità espressive di tolleranza e condivisone, in contrasto ai comportamenti fuorvianti. Sul palcoscenico, emerge tramite la poesia, la musica, il canto, il bisogno benefico di rivedere, di raccontarsi in altro modo e con tutti i mezzi possibili. Questa è la sfida raccolta dai detenuti/attori del Progetto “Dentro la Bolla…”; non negare la lotta, il conflitto brutale e cieco, ma attraversarli e trasformarli per chi vorrà vedere, ascoltare, considerare anche questi aspetti dell’umano e dell’essere proiettati verso un nuovo modo di essere se stessi. La chiave rappresentativa dello spettacolo “Innocenti Evasioni in Festival” è stata quella di portare nel Teatro della Casa Circondariale di Paola uno spettacolo inedito di satira, musica e di narrazione ma anche di attualità sociale, scritto ed interpretato dai detenuti.
Lo spettacolo è stato proposto in una commistione di generi, come la recitazione di brani in prosa interpretati dall’attore detenuto Lele Nucera e da altre performance alternate tra canto e azione mimata, nonché momenti di riflessione. Umorismo autentico, ma anche meditazione intorno a scottanti tematiche del nostro tempo: omofobia, disabilità, migrazione. Lo spettacolo ha attinto dalla comicità per delinearsi poi in più ampi scenari, le tante vicende che segnano l’attuale dimensione storica. Vizi e virtù della nostra società sotto la lente d’ingrandimento della satira e del paradosso. L’attività progettuale del Distretto Sanitario Tirreno riprenderà nel prossimo mese di settembre 2015. Si ringrazia per la collaborazione il Team di conduttori del Progetto del SSP/Area ISS del Distretto Sanitario Tirreno: Vincenzo Bonomo, Maria D’Andrea, Assunta Ferrari, il Direttore della Casa Circondariale di Paola Caterina Arrotta per la sensibilità e la disponibilità verso l’attivazione di questi processi di integrazione sociale e sanitaria, la Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Isidoro Gentili” di Paola, Margherita Maletta e Maria Pedranghelu, docente del Centro Territoriale Permanente per l’Istruzione e la Formazione degli Adulti di Paola, per l’ampia collaborazione e la condivisione delle sinergie.

