AMANTEA(CS) – Peter Auer-Grumbach, regista e produttore austriaco, sta organizzando il secondo cortometraggio nella cittadina di Amantea dopo il successo del primo cortometraggio dal titolo “Marino”, realizzato con Paolo Petrungaro a Amantea nell’ambito del Kino Guarimba 2020. Il nuovo cortometraggio dal titolo “Bighellone” vedrà la partecipazione di Paolo Petrungaro e Floriano Canonaco a partire dal mese di ottobre. La pellicola verrà interamente finanziata attraverso una piattaforma di crowdfunding: https://it.ulule.com/bighellone
Il film esprime un messaggio molto forte dal punto di vista sociale, narra le vicissitudini di un uomo, Domenico, che avendo smarrito il proprio cane, si riversa in piazza alla ricerca del proprio amico a quattro zampe. Qui incontra un ragazzo, Marco, che vive da solo ed è alla ricerca della propria madre. Al contempo i due però sono alla ricerca di qualcosa di più importante, il ragazzo vorrebbe vivere una vita indipendente e l’uomo invece è alla ricerca di qualcuno che possa tenergli compagnia e di ritrovare inoltre gli affetti perduti.
“Bighellone – spiega il regista – riunisce due anime perse che stanno cercando una compagna prossima in una piccola città calabrese. I due personaggi stanno cercando il contrario: Marco si interessa per l’indipendenza e la carriera mentre Domenico cerca sicurezza e senso di appartenenza. I loro modelli di vita differenti, le esperienze e le attitudini aiutano i due a riconsiderare le loro vite rispettive. Marco ha ancora la possibilità di modellare e strutturare completamente la sua vita futura. Domenico, che è di mezza età, ha meno opportunità ma potrebbe anche fare qualche cambiamento nel suo paradigma di vita. In Bighellone – evidenzia – Peter Auer-Grumbach – voglio esplorare la difficoltà di trovare un equilibrio fra un’ambizione di vita individuale e l’importanza del sostegno sociale e dell’affezione per raggiungerla. Questa ricerca ha luogo durante la pandemia, il momento in cui l’unico modo per esprimere ogni genere di affezione era a distanza”.
I Personaggi:
Un ragazzo di 12 anni che ha appena entrato nell’età adolescenziale e si è fatto già grandi ambizioni: vuole diventare un ballerino di break dance professionista. Comunque il suo stile di vita assomiglia più quello di un vagabondo. Con la sua mamma, che sta facendo lavoro nero in agricoltura, ha spesso cambiato casa. Per lui, la sua ambizione è sempre la priorità e ciò lo rende una persona egocentrica che non si preoccupa minimamente della famiglia e degli amici. Nei rapporti sociali dà un’impressione diretta e offensiva, che qualche volta impedisce agli altri di conoscerlo meglio. In breve, la sua ambizione e la sua ignoranza verso altra gente non vanno sempre bene insieme. L’incontro con Domenico gli dà un’opportunità per rivalutare le sue maniere e per trovare valori sociali complementari e utili per realizzare la sua ambizione individuale.
Domenico ha imparato presto ad andare avanti da solo. Dopo la morte dei suoi genitori, avvenuta quando era appena ventenne, dovette rilevare il loro negozio di giocattoli. Tuttavia ebbe anche altre ambizioni: il suo grande sogno era di diventare un pilota automobilistico e poi aspirò anche ad aprire un piccolo albergo. Ora, a sostituire la sua compagnia umana, è rimasta solo la sua cagna. All’inizio era difficile vivere con la libertà inaspettata che la vita gli offrì. Poi ci si è abituato, ma gli sono sempre mancate la presenza di una comunità e una certa sensazione di sicurezza. Lontano da ogni sostegno sociale, non ha riconosciuto alcun valore nella sua vita libera. Perciò ha progettato il negozio di giocattoli con un tocco nostalgico per creare una rinascita della sua infanzia. L’incontro con Marco gli mostra di nuovo una prospettiva giovanile e ambiziosa che credeva persa nella sua vita.
