COSENZA – È ripreso stamattina, dopo un mese di “fermo” causa Covid, il processo sulla morte dell’ex calciatore del Cosenza, Denis Bergamini, deceduto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico lungo la statale 106 Jonica. In aula, per ragioni di salute, non ha presenziato l’unica indiziata, accusata di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, l’ex fidanzata del mediano rossoblu Isabella Internò, difesa dagli avvocati Angelo Pugliese e Rosanna Cribari. In Corte d’Assise di Cosenza oggi sono stati chiamati al banco dei testimoni: il Maresciallo Maggiore Roberto Redavid, reparto operativo del nucleo Investigativo Carabinieri Cosenza 2 e il Maresciallo Maggiore CC Marcello Lupo.
Carte e dossier sono state rilette e discusse ripercorrendo quelli che “sulla carta” sono stati i primi rilievi e sopralluoghi della drammatica notte, del 18 novembre, e dei giorni seguenti alla morte del mediano del Cosenza Calcio, Denis Bergamini. “Abbiamo avuto l’autorizzazione di poter ascoltare 51 soggetti – ha dichiarato alla corte Redavid – dagli amici di scuola, persone vicine, ai compagne di squadre fino ad arrivare anche a Padre Fedele”, che è stato chiamato, anche questa volta, tra i testimoni del processo in Corte d’Assise a Cosenza. Le piste scelte per gli interrogatori si sono concentrate, all’epoca della prima indagine, sul rapporto tra Denis e Isabella Internò e su tutte le persone che avessero a quei tempi, più o meno, rapporti con i due fidanzati. Ad accertare la morte del calciatore rossoblu fu il dottor Michele De Marco, avvenuta alle ore 20 del 18 novembre 1989 per “sfondamento toracico, schiacciamento addome, emorragia e perdita di sostanza organica”.
Il pm Primicerio e l’avvocato Anselmo chiedono di ascoltare alcune intercettazioni ambientali del 2011 che riguardano Isabella Internò, sua sorella, sua figlia, suo marito Luciano Conte e il cognato Gianluca Tiesi. Le registrazioni che risultano inascoltabili a causa della bassa qualità del supporto audio, parola dunque ai due testimoni che hanno letto le trascrizioni. Si ritorna in aula il prossimo 11 maggio.

