CASTROLIBERO – Hanno ripreso regolarmente le lezioni gli studenti del polo scolastico ‘Valentini-Majorana’ di Castrolibero, dopo quindici giorni di occupazione e una massiccia protesta che ha avuto risonanza a livello nazionale. “Sono stata presenta fin dal primo momento al liceo Valentini Majorana e mi sono resa conta che fosse stata superata una certa misura”. Dice ai nostri microfoni Antonella Veltri presidente di D.i.Re, la Rete nazionale dei centri antiviolenza. “Ai ragazzi del Valentini Majorana va sicuramente il merito di aver scoperchiato un velo di ipocrisia e di copertura che accompagna diverse comunità. Quando parlo di comunità – sottolinea Veltri – mi riferisco a luoghi associati: la scuola o anche il lavoro. Parlare di questa problematica all’interno dell’istituzione scolastica con, addirittura, l’occupazione del plesso, ritengo sia un gesto di grande responsabilità e maturità da parte dei ragazzi. Questo, chiaramente, – specifica la presidentessa – non condanna tutti i docenti nell’insieme di coloro i quali si sono macchiati dei presunti reati”.
La richiesta dei ragazzi
Nei giorni scorsi gli alunni del Valentini Majorana hanno chiesto a gran voce che venga istituito un presidio antiviolenza nel loro istituto e non solo.” Credo sia necessario avviare percorsi di formazione – dice Veltri – che siano deputati al rispetto dell’altro e dell’altra e ad una relazione sana tra adulti, ragazzi e ragazze. Noi ci siamo. I centri antiviolenza sono presenti sul territorio e continueranno ad esserci. Sul presidio nelle scuole, sorge un problema: i centri non hanno la forza materiale per poter fare tutto ciò. Anche il nostro centro “Roberta Lanzino” – dice il presidente – è costituito da volontarie. Ed è difficile pensare di poter presidiare tutte le scuole. Senz’altro noi ci siamo per qualunque cose. I ragazzi si possono rivolgere a noi – conclude Antonella Veltri – possiamo parlare con loro, dare loro credito ed aiutare l’intera comunità scolastica”.
Intanto nelle prossime ore l’Ufficio scolastico regionale nominerà un dirigente reggente che certamente guiderà la scuola fino alla fine dell’anno scolastico. Prosegue l’attività di indagine avviata dalla Procura di Cosenza che ha dapprima aperto un’inchiesta conoscitiva e poi avviato i riscontri a seguito di due denunce presentate, rispettivamente, da una studentessa del quinto anno e da un’ex studentessa dello stesso istituto, nei confronti dello stesso docente accusato di molestie a sfondo sessuale.

