COSENZA – “Riapriamo la Posta del Centro storico”. E’ questa la richiesta del Comitato Piazza Piccola. La denuncia arriva tramite una lettera che mira a chiedere soluzioni celeri a riguardo della chiusura dello sportello postale di Corso Telesio presso la città storica. La missiva si rivolge al sindaco di Cosenza Franz Caruso, all’amministrazione comunale, al presidente della Provincia Ferdinando Nociti, al consiglio provinciale, al responsabile poste Davide Cerbone e al Direttore di Filiare di Cosenza Placido Ascione.
“Nel corso degli ultimi mesi sono aumentati i malumori dei residenti, per lo più anziani, – scrive il comitato – che si sono visti privare di uno sportello utile ed essenziale per un territorio già fragile e dimenticato. La sede presente nel centro storico garantiva infatti l’accesso a molti servizi, fra cui il pagamento delle pensioni. Per tanti era una soluzione comoda ed efficace, nonché un presidio che dà vita e dignità al quartiere. Conosciamo bene – continua Piazza Piccola – le problematiche legate alle infrastrutture del luogo, ma siamo sicuri che sia il comune che la provincia possano aprire un dialogo per aiutare ad individuare un posto adatto ad ospitare una nuova collocazione sicura ed accessibile. Inoltre crediamo che la pandemia abbia posto nuove idee urbane come quella della città dei 15 minuti che propone pianificazioni sostenibili degli spazi e un concetto di prossimità di lavoro e servizi che tendano – conclude il comitato – a ridurre gli spostamenti in auto a favore di quelli in bici o a piedi“.
Mancini: L’ufficio di corso Telesio va riaperto
“Dal 23 ottobre dell’anno scorso l’ufficio postale di corso Telesio è chiuso. Ai cittadini era stato comunicato con una nota di Poste Italiane che il motivo era la necessità di effettuare alcuni lavori di restyling. Sono trascorsi quattro mesi e i lavori non sono nemmeno iniziati e le saracinesche dell’ufficio sono ancora abbassate”. Nel silenzio dell’Azienda – così Giacomo Mancini, componente dell’assemblea regionale de Pd e già parlamentare socialista.
“I disagi per i cittadini sono evidenti. Soprattutto – prosegue Mancini – per le tante persone anziane del quartiere che hanno difficoltà a spostarsi in altre zone della città per il ritiro della pensione e per tutte le operazioni per le quali l’ufficio postale diventa un vero e proprio servizio indispensabile. E’ amaro constatare come il centro storico di cui in tanti si riempiono la bocca con parole roboanti di interesse e progetti mirabolanti di rinascita, poi nei fatti venga privato anche di quei servizi minimi che erano presenti. I cittadini che qui vivono stanno facendo sentire la propria voce di protesta. Le associazioni e i comitati di quartiere si stanno mobilitando. È ora – conclude Mancini – che le istituzioni a tutti i livelli facciano la loro parte.

