SAN VINCENZO LA COSTA (CS) – Nessun “furbetto del cartellino” tra i dipendenti comunali del comune cosentino. E’ quanto deciso stamattina dal giudice Francesca De Buono al tribunale di Cosenza. Completa assoluzione perché “il fatto non sussiste”. Nel mirino giudiziario, per presunte condotte illecite, erano finite ben 16 persone. I fatti contestati risalgono al 2017 quando la procura di Cosenza chiese gli arresti domiciliari revocati poi dal gip. I dipendenti vennero sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria precisamente presso i carabinieri di San Fili.
“Una sentenza, anche se a distanza di cinque anni, che rende finalmente giustizia”. Afferma uno degli avvocati del collegio difensivo, Franco Napolitano. “Abbiamo dimostrato non solo che le uscite non erano arbitrarie, e quindi che non illegittime, ma addirittura autorizzate dagli amministratori che erano anche amministratori di servizio. Testimoni, prove documentari hanno dimostrato assoluta insussistenza dell’ipotesi accusatoria, tant’è che anche la Procura ha chiesto l’assoluzione”.
Assolti dunque con formula ampia Giancarlo Saullo, Giovanni Aceto, Rocco Serpe, Giancarlo Lo Bianco, Francesco Ruà, Maria Francesca Madotta, Carmelo Naccarato, Vincenzo Magnifico, Franceschina Perretti e Patrizia Cavaliere.

