CROTONE – Sono 11 le ordinanze cautelari personali eseguite dai carabinieri che hanno anche proceduto al sequestro di somme e beni per oltre 600mila euro. I provvedimenti riguardano altrettante persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per delitti di falso e di accesso abusivo ai sistemi informatici della Regione Calabria. Il decreto di sequestro è stato adottato nei confronti di una società di Cirò Marina attiva nella distribuzione di carburanti che avrebbe operato con la collaborazione di tre funzionari regionali.
L’inchiesta è incentrata sui presunti membri di un’organizzazione operante nella provincia di Crotone che attestando con false dichiarazioni il possesso dei previsti requisiti di legge (quali la disponibilità di aree agricole, in alcuni casi di proprietà del demanio dello Stato e marittimo, e il possesso di mezzi d’opera per la lavorazione e coltivazione delle stesse), avrebbero ottenuto indebite percezioni di carburante agricolo a prezzo agevolato, gravato da accisa ridotta, che è stato successivamente immesso sul mercato nero a prezzo chiaramente concorrenziale (la metà del prezzo standard), per scopi diversi dall’utilizzo in agricoltura, in particolare per essere utilizzato per i motori “da strada”. I militari hanno eseguito sette misure ai domiciliari, un’ordinanza di obbligo di firma, tre interdizioni temporanee dal pubblico ufficio nei confronti delle 11 persone.
Gli imprenditori arrestati
I 7 arrestati sono tutti imprenditori residenti nella provincia di Crotone. Si tratta di Roberto De Fazio, di 42 anni, Alessandro Bianco (41); Francesco Ranieri (47); Saverio Flotta (41); Mariantonia Capasso (67); Graziano Vulcano (40) e Antonio De Meco (55).
L’obbligo di dimora è stato disposto nei confronti di Giuseppe Giancotti, 40 anni, di Rocca di Neto, anche lui imprenditore agricolo. Il gip ha disposto, inoltre, la sospensione dai pubblici uffici per tre dipendenti della Regione Calabria, Cesario Ottone (durata provvedimento 6 mesi) ed Angelo Lionetti e Natale Pacenza (entrambi 3 mesi), tutti in servizio nella sede di Crotone dell’ufficio “Utenti motori agricoli” (Pacenza oggi è in pensione).
Altri due dipendenti della Regione sono indagati senza che nei loro confronti sia stato adottato alcun provvedimento. L’organizzazione che é stata sgominata dai carabinieri aveva la sua sfera d’interesse in provincia di Crotone ed avrebbe ottenuto i suoi scopi illeciti attraverso la fattiva collaborazione, riferiscono gli investigatori, dei dipendenti regionali coinvolti nell’inchiesta. Questi ultimi, infatti, attestando con false dichiarazioni il possesso da parte degli imprenditori dei previsti requisiti di legge, come la disponibilità di aree agricole, in alcuni casi di proprietà del demanio dello Stato e marittimo, e il possesso di mezzi d’opera per la lavorazione e la coltivazione, avrebbero consentito loro di ottenere le indebite percezioni di carburante agricolo a prezzo agevolato.
I carabinieri hanno eseguito anche il sequestro dei beni della società “Kremissa Carburanti”, di cui sono titolari due degli imprenditori arrestati, Saverio Flotta e Graziano Vulcano, per un ammontare di quasi 78 mila euro. Alla stessa società, inoltre, è stata applicata la sospensione delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla vendita di carburanti.
