CASTROLIBERO (CS) – Erano attesi per la giornata di oggi ma alla fine non sono arrivati gli ispettori incaricati dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di effettuare gli accertamenti nel liceo scientifico del Polo scolastico “Valentini-Majorana” di Castrolibero in relazione alle presunte molestie sessuali di cui si sarebbe reso responsabile un professore nei confronti di una studentessa quando frequentava il primo anno. Dal Ministero si fa sapere che sono state concluse le questioni amministrative legate all’invio degli ispettori, che a questo punto dovrebbero arrivare domani o, comunque, al più presto. “Stiamo facendo il prima possibile”, precisa inoltre il Dicastero. Nei giorni scorsi, sulla vicenda delle presunte molestie, era intervenuto lo stesso Ministro Bianchi con un messaggio di “vicinanza alla comunità scolastica della Calabria” e spiegando che “se dovesse essere confermato, quanto denunciato da ragazze e ragazzi dell’istituto di Castrolibero sarebbe inaccettabile”. Il Ministro aveva poi confermato l’invio degli ispettori a scuola per “ricostruire la vicenda, nel pieno rispetto delle prerogative della magistratura”.
Carabinieri nella scuola acquisiscono documenti
Gli studenti, intanto, proseguono l’occupazione del liceo, con la conseguente sospensione delle lezioni, ma consentendo, comunque, l’accesso nell’istituto ai professori ed al personale amministrativo ed ausiliario. La dirigente ha chiesto, con una lettera inviata ai genitori, di poter riprendere le lezioni mentre, questa mattina, alcuni carabinieri si sono recati nel liceo e, su delega della Procura della Repubblica di Cosenza, hanno acquisito una serie di documenti utili per approfondire le indagini sulle presunte molestie sessuali subite da una studentessa ad opera di un professore dell’istituto. La ragazza, nei giorni scorsi, aveva presentato una denuncia ai carabinieri per riferire quanto le era accaduto, ma già la Procura di Cosenza aveva avviato un’inchiesta conoscitiva.
Venerdì interpellanza in Aula
“Sono al fianco di studentesse e studenti di Cosenza in protesta contro gli abusi sessuali ai danni di 13 compagne di liceo, di cui è accusato un professore dell’istituto. È doveroso ascoltarle e sostenere la loro battaglia! Venerdì l’interpellanza del Pd porta il caso in aula” ha affermato la deputata Pd ed ex presidente dalla Camera Laura Boldrini.
Venerdì interpellanza in Aula
“Al fianco di studentesse e studenti di Cosenza in protesta contro gli abusi sessuali ai danni di 13 compagne di liceo, di cui è accusato un professore dell’istituto. È doveroso ascoltarle e sostenere la loro battaglia! Venerdì l’interpellanza del Pd porta il caso in aula”.
Il presidente della provincia incontra gli studenti
Questo pomeriggio il presidente della Provincia di Cosenza ha incontrato la rappresentante dell’Istituto Valentini di Castrolibero “Quanto accaduto all’Istituto “Valentini-Majorana” è una vicenda estremamente delicata in merito alla quale manifesto vicinanza all’intera comunità scolastica, ovviamente ponendo la massima fiducia nel lavoro della magistratura, degli ispettori del Ministero e dell’ufficio scolastico regionale e nella speranza che si possa fare chiarezza nel più breve tempo possibile” ha affermato il presidente Ferdinando Nociti nell’incontro che questo pomeriggio ha tenuto insieme al dirigente all’Edilizia scolastica, Claudio Carravetta, con la studentessa Elisabetta De Napoli, rappresentante dell’Istituto e presidentessa provinciale e regionale della Consulta.
Gli studenti stanno occupando l’istituto ormai da più giorni e viste le basse temperature del periodo invernale hanno espresso, tramite la loro rappresentante, il loro disagio nel dover dormire in spazi non riscaldati. “Ritenendo di non poter rimanere indifferenti rispetto alla richiesta formulata dagli studenti, la Provincia – ha detto il presidente Nociti – si è fatta immediatamente carico della problematica e già a partire da questa sera gli spazi della scuola interessati dall’occupazione saranno riscaldati anche durante le ore notturne“. L’incontro è terminato con la speranza, espressa sia dal presidente che dalla rappresentante degli studenti, che “venga fatta luce sulla vicenda permettendo così la ripresa delle normali attività didattiche”.

