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Molestie al Valentini Majorana, spuntano anche presunti casi di bullismo

CASTROLIBERO – Sesto giorno di occupazione all’Istituto scolastico Valentini Majorana di Castrolibero nel cosentino. Una protesta civile ma decisa e determinata quella degli studenti motivata dalla necessità di adottare provvedimenti sui presunti abusi sessuali subiti nel corso degli anni da alcune studentesse da parte di un docente. Una vicenda che è stata anche oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte dell’onorevole Enza Bruno Bossio del Partito Democratico e, dopo la visita di un ispettore dell’Ufficio Scolastico regionale di qualche giorno fa, oggi è attesa quella ministeriale.

Ad ogni modo un primo risultato gli studenti lo hanno raggiunto: aver fatto emergere quelle che ancora devono essere considerate delle presunte molestie sessuali. Ma non solo di molestie si parla, perché sarebbero venuti a galla anche alcuni atti di bullismo da parte di alcuni docenti nei confronti di studenti. Mentre per alcuni professori la vicenda delle presunte molestie sessuali è stato come un vero e proprio fulmine a ciel sereno.

Un docente: “siamo sconcertati”

“Un fulmine a ciel sereno ci è piombato addosso. Non avevamo sentore – spiega un docente alla nostra redazione – e forse abbiamo perso la capacità di ascolto dai ragazzi rispetto a prima quando la scuola era più piccola”. C’è anche chi difende l’operato della preside: “Ma quando mai la Giustizia ha difeso le donne? E’ ora che finalmente le difenda, ma cosa può fare la dirigente che è una donna che ha dato la vita a questa scuola? Se ha sbagliato qualcosa e doveva comunicarla ai superiori non lo so, ma sarà la giustizia a fare il suo percorso”.

La ragazza che ha presentato la denuncia ai carabinieri intanto, si dice “fiera di aver potuto essere un esempio per gli altri”, confermando che diversi studenti avrebbero qualcosa da raccontare, anche perché ci sarebbero degli eloquenti messaggi inviati dal docente molestatore via telefono e forniti alla Procura. “Docenti, studenti e genitori mi stanno dando tanta solidarietà e questo mi sostiene”.

Princi: “aberrante che possa accadere in un luogo sacro come la Scuola”

Intanto domattina a scuola arriverà anche un gruppo di genitori e nel frattempo, dopo le parole del governatore Occhiuto, sulla vicenda si è espressa anche la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi: “Non accetteremo – ha fatto sapere – che rimanga alcuna ombra al riguardo. Va ristabilita la serenità della comunità scolastica”.

“Nelle ultime ore il Liceo di Castrolibero è balzato rapidamente agli orrori delle cronache nazionali per un caso che definire inquietante è un eufemismo. Le presunte molestie subite da alcune giovani studentesse calabresi e perpetrate, stando a quanto finora appreso, da un docente, sono quanto di più aberrante possa accadere in un luogo sacro come la Scuola, presidio di educazione e sicurezza da che mondo è mondo”.

“Da educatrice – prosegue Princi – e persona legata al significato più profondo di Istituzione scolastica, l’amarezza per fatti del genere è duplice. Come Regione, in particolare io in quanto titolare della delega all’Istruzione, seguiremo passo passo l’evolversi della vicenda e non accetteremo che rimanga alcuna ombra al riguardo. Va fatta piena luce su quanto accaduto. Bene ha fatto il Ministro Patrizio Bianchi ad inviare gli ispettori, rafforzando l’azione già intrapresa dall’USR. E noi saremo, come sempre, qui a supporto della chiarezza e della verità. Sono fatti che devono essere approfonditi nel più breve tempo possibile e su questo confido nel lavoro che stanno svolgendo gli inquirenti. Successivamente andranno affrontati anche dal punto di vista sociologico e psicologico, a supporto della Comunità scolastica tutta del Liceo di Castrolibero, la cui normalità è stata profondamente turbata e la quale serenità va necessariamente ristabilita”.

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