COSENZA – Un posto al sole. E’ quello che ha trovato Federica Montanelli, attrice cosentina, entrata a pieno titolo nell’Olimpo delle celebrità. Quella celebrità conquistata in tanti anni di gavetta e di carriera. Per quanto sia brava, bella, intelligente, estroversa, travolgente,
coinvolgente nelle vesti di attrice, Federica Montanelli è semplice nei panni di se stessa. Ed è proprio la semplicità, la vera grandezza di questa cosentina che ha stregato il pubblico e il mondo delo spettacolo. Il curriculum formativo e artistico di Federica è pieno: diploma recitazione conseguito presso Accademia Teatrale “Ribalte”, di Enzo Garinei-Roma (discipline: dizione, recitazione, movimento scenico, training, canto); doppiatrice, iscritta all’Albo dei doppiatori.; corso di recitazione, training, movimento scenico presso “Aureville”,di Augusto Zucchi-Roma; stage recitazione con Andrea Tidona; stage recitazione con Giancarlo Giannini; stage davanti macchina da presa con Edoardo Scatà; stage davanti macchina da presa con Franco Alberto Cucchini; recitazione cinematografica con Giulio Scarpati; corso di doppiaggio con Dante Biagioni; laboratorio teatrale presso Lim (laboratorio ials musical)di Cesare Vangeli, Roma (discipline:dizione, training, recitazione ,mimo); tip tap con Cesare Vangeli; stage in canto leggero con Luca Pitteri; diploma in danza moderna; diploma in portamento ed arte espressiva. L’attrice, laureata in Scienze Letterarie presso l’Università della Calabria, ha partecipato a “Fiore di Cactus”, commedia che molti ricorderanno per l’interpretazione cinematografica di Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn nell’omonimo film diretto da Gene Saks nel 1969. Durante questa esperienza teatrale ha recitato al fianco di Eleonora Giorgi, Remo Girone, Franco Castellano e Nathalie Caldonazzo. Incontriamo Federica Montanelli per strada. Giusto per i distratti, o per chi ancora non la conosce, chiediamo a Federica di parlarci di se. «Attrice, cantante, ballerina, 28 anni, laureata in Lettere con molti sogni in testa come quelli di un bambino. A 22 anni conseguo il diploma di recitazione presso l’Accademia teatrale Ribalte, di Enzo Garinei, teatro Sistina, Roma. La gavetta è con i matineé; approfondisco i miei studi con seminari e laboratori di training, dizione, recitazione, mimo, recitazione cinematografica. Nella danza approfondisco studi in tip tap. Mi appassiono anche al doppiaggio, seguo un corso ed ho occasione di lavorare anche lì. La musica è accompagnamento alla vita. E’ la nota (positiva o negativa) della giornata, è espressione, comunicazione. E’ conoscenza. L’arte è un’altra forma di comunicazione, spesso viaggia all’unisono con la musica. E’ il pane degli artisti. E’ la possibilità che ognuno di noi ha di esprimersi secondo le proprie corde e qualità, nel corso della propria esistenza». Sempre per chi non lo sapesse, Federica, però, è anche una scrittrice, il suo primo libro dal titolo “I Giganti e Pirandello. Teatranti poveri inebriati di poesia”, con prefazione dell’attrice Giorgia Trasselli. Ma perchè un libro? «L’idea – dichiara – nasce proprio dal desiderio di un’illusione, la stessa che ha portato Pirandello ad assaporare, sul finire dei suoi giorni, la speranza e l’illusione di un’arte serena. E pura. Il libro non è un racconto di o su Pirandello (che conosciamo tutti…o quasi!); è, piuttosto, un invito a trovare la propria chiave di lettura laddove il sogno, la magia, l’arte e la Poesia, lasciano il posto, perché oppresse, incomprese, all’ignoranza dei Giganti. E’ un messaggio per tutti coloro che non vogliono e non devono lasciare che la Poesia ed il Teatro muoiano per colpa di una società che applica solo tagli alla cultura e volta le spalle al sogno».
