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Cgil e Uil Cosenza aderiscono allo sciopero: “chiediamo proposte credibili”

COSENZA – Le sigle sindacali cosentine di Cgil e Uil aderiscono allo sciopero del 16 dicembre ritenendo un “dovere, in qualità di organizzazioni sindacali, rappresentanti di lavoratori e pensionati, fondamentale elemento democratico del Paese, assumere con forza la responsabilità di sostenere scelte di politica economica più attente ai bisogni dei cittadini”.

Chiediamo proposte credibili su temi cruciali per la tutela dell’occupazione e per lo sviluppo, quali le politiche industriali, il contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà del lavoro, soprattutto di giovani e donne, l’incremento dell’occupazione stabile, e chiediamo maggior impegno sul welfare: il sostegno alla non autosufficienza, più investimenti sul sistema socio-sanitario e sulla formazione, un sistema fiscale più attento ai redditi più bassi e la ripresa della lotta all’evasione, una previdenza solidale e non discriminante, che consenta di accedere alla pensione con 41 anni di contributi o 62 di età, preveda una pensione di garanzia per i giovani e per chi fa lavori discontinui, allarghi il pensionamento agevolato ad ulteriori categorie disagiate e di lavori gravosi”.

In una nota le sigle sindacali chiedono “risposte per la Provincia di Cosenza, investimenti in infrastrutture, risorse per gli organici dell’Asp provinciale senza che vengano distratte da “azienda zero”, una riforma del fisco che risponda alle esigenze dei lavoratori e dei pensionati della nostra provincia che hanno redditi molto più bassi della media nazionale”.

La Provincia di Cosenza ha bisogno, come il Paese, di investimenti che ristabiliscano equità sociale e creino sviluppo e crescita per tutte e tutti. Per riparare ai danni prodotti dalla pandemia serve il coinvolgimento vero delle organizzazioni sindacali per i provvedimenti legislativi che riguardano il lavoro, il welfare, il fisco ed il sindacato confederale non può essere quel soggetto a cui vengono comunicate decisioni già prese. A sostegno delle piattaforme unitarie del sindacato non può che esserci, quindi, una unica e responsabile risposta: lo sciopero generale. Ci appelliamo a lavoratori, pensionati, giovani, associazioni, rappresentanti istituzionali locali affinchè aderiscano, così come sarà, allo sciopero generale del 16 dicembre per scrivere una grande pagina di democrazia e riscatto sociale che parta dal territorio della provincia di Cosenza e interessi tutto il Paese”.

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