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Giudiceandrea chiede la riapertura dell’ospedale di Cariati

CALOPEZZATI – Edoardo Giudiceandrea, sindaco di Calopezzati, rivolge una lettera-appello al governatore Roberto Occhiuto affinché si adoperi per riaprire l’ospedale di Cariati.

“Chiediamo aiuto! – è l’incipit della lettera del primo cittadino – Mi sento in dovere di rivolgere il mio accorato appello a lei, Presidente Occhiuto, anche come Commissario ad Acta del Dipartimento di Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, affinché sia riaperto il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cariati”.

Poi scende nel dettaglio: “Vivo ed opero in una zona, il basso jonio della provincia di Cosenza, dove ormai tutte le prestazioni di emergenza-urgenza vengono erogate dall’Ospedale di Corigliano Rossano. Tale nosocomio deve far fronte alle necessità di una popolazione così vasta da rendere ogni corsa verso quel luogo simile ad una “via crucis” perché si sa a che ora si arriva ma non a che ora si potrà essere curati. E questo avviene non per colpa degli operatori ma per il numero di accessi non commisurato alle possibilità del Pronto Soccorso”.

“L’Ospedale di Cariati fu chiuso, insieme ad altri – continua Giudiceandrea – per “sanare” il deficit economico della Sanità calabrese. Ebbene, tale deficit non è stato minimamente sanato e l’unico risultato ottenuto è quello di avere ancor più depresso il livello qualitativo del sistema sanitario nazionale alle nostre latitudini. Basterebbe questo per ritornare su una decisione avventata quanto inefficace. Se consideriamo, poi, che la mancanza di un punto di emergenza-urgenza in Cariati determina per gli abitanti di una serie di comuni interni l’impossibilità di arrivare in un punto di pronto soccorso entro un’ora, allora la decisione è facile da prendere. Ed a questo si aggiunga la difficoltà legata all’affollamento “naturale” del Pronto Soccorso di Corigliano Rossano”.

Poi l’appello: “Presidente, per questi motivi che riguardano la salute e la dignità delle persone, le chiedo di impegnarsi strenuamente affinché Cariati torni ad essere un Pronto Soccorso attrezzato per l’emergenza-urgenza e, di conseguenza, il “Vittorio Cosentino” possa essere reinserito nella rete ospedaliera per acuti. Inoltre, la invito cortesemente a visitare di persona la struttura che ha una superficie di circa 13000 metri quadrati, in gran parte ammodernata immediatamente prima della sua chiusura e mantenuta in perfetto stato, utilizzata al 20% appena”.

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