Site icon quicosenza

La strage del Connecticut

CONNECTICUT – Un notte di grande dolore, di veglia e preghiera dopo il terribile

massacro alla Sandy Hook Elementary School, nel Connecticut, nel quale sono morte 26 persone, tra cui 20 bambini.

Lo sdegno, il terrore e la fortissima commozione del Mondo intero non può alleviare il dolore nel cuore di tutti i igenitori che non avranno i propri figli nella notte di Natale, che non apriranno mai i loro regali, che non cresceranno mai.

Il presidente Usa, Barack Obama, si rivolge agli americani invitandoli a “stringere i propri figli” e si impegna “per evitare altre tragedie come questa”. “Questo fine settimana io e Michelle facciamo quello che ogni genitore sta facendo, stare il più possibile vicini ai nostri figli e ricordare loro quanto li amiamo”.

 

Le preghiere non basteranno a riportare in vita tutte quelle piccole anime che popoleranno il cielo ma la notte, a Newton, ha visto come protagonista 26 candele accese, una per ogni vittima. Intorno solo sguardi attoniti, ancora sotto shock, visi rigati di lacrime, tra loro anche i sopravvissuti, mentre si cerca di dare un significato a quanto accaduto poche ore prima.

L’unica spiegazione è la follia.

L’assassino, Adam Lanza, 20 anni, si è tolto la vita, è ritenuto responsabile dell’eccidio anche se tuttora manca ancora la conferma ufficiale della polizia. Per ore il principale sospettato è stato il fratello, Ryan, 24 anni, in quanto un suo documento è stato ritrovato sul cadavere di Adam. In base a quanto scrivono i media americani, Adam ha ucciso la madre, Nancy Lanza, nella loro abitazione a Newton, con una delle tre calibro 223 che erano in casa. Quindi, a bordo di un’auto, è andato nella scuola. Ad aprirgli la porta d’ingresso è stata la preside, Dawn Hochsprung, 47 anni, che lo ha riconosciuto,(la madre insegnava nella scuola), guardandolo sullo schermo dell’interfono.

Una strage premeditata, spinta dall’odio, ma perchè?

Il giovane, che era vestito di nero e aveva anche un giubbotto anti-proiettile, è entrato e ha iniziato a sparare mentre era ancora in corridoio. La preside, che era in riunione con la psicologa della scuola, Mary Sherlach, e altri membri dello staff, sono uscite dalla stanza incuranti del pericolo che potevano correre. Dopo aver salvato la vita di molti dei suoi bambini, diffondendo la notizia tramite gli altoparlanti, è rimasta uccida dai colpi del killer.

 La polizia ha confermato che lo sparatore ha aperto il fuoco in due aule della scuola. In tutto, raccontano testimoni, sono esplosi almeno 100 colpi. Adam, poi, si è tolto la vita. Il bilancio, pesantissimo, è di 26 morti, la cui identità sarà resa nota oggi dalle autorità Usa. E, mentre le indagini proseguono, emergono dettagli anche su Adam Lanza. Secondo alcune fonti, era affetto dalla sindrome di Asperger, una grave forma di autismo che, tra i sintomi, comprende la fobia sociale e la personalità schizoide.

 

Non ci resta che unirci al dolore di tutte le persone che hanno vissuto e vivono ancora questo terribile dramma, sperando e pregando ch questi piccoli angeli riescono a dare la forza, ai loro cari, di andare avanti.

Exit mobile version