REGGIO CALABRIA – Il tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha riqualificato le condotte contestate a Pati Giampiero, di Amantea, indagato nell’ambito dell’indagine denominata “Crypto“, eseguita lo scorso 15 settembre che portò all’emissione di 57 misure cautelari (di cui 43 in carcere e 14 agli arresti domiciliari), e al sequestro di beni per oltre 3,7 milioni di euro. Il blitz aveva colpito un’organizzazione criminale dedita all’importazione di cocaina dal Nord-Europa e dalla Spagna. L’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha coinvolto 93 persone. Giampiero Pati, assistito dagli avvocati Marco Azzarito Cannella e Cesare Badolato, è stato considerato semplice partecipe della presunta associazione criminale e non anche promotore della stessa, come originariamente indicato dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Antonio Foti.
Operazione ‘Crypto’, riformato il capo di accusa per Giampiero Pati
