COSENZA – Si è svolta la ventesima edizione di Sila Officinalis – Sistema Integrato di Sviluppo Locale per la Natura e l’Ambiente – Officina delle Idee Sostenibili – l’evento sulle piante officinali promosso dal Gruppo Naturalisticho Micologico Silano e dall’ente Parco nazionale della Sila in collaborazione con l’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Cosenza. “La nostra volontà è di rilanciare – dice Michele Ferraiuolo, presidente del Gruppo Naturalisticho Micologico Silano – il percorso virtuoso che in questi anni ci ha permesso di avviare collaborazioni proficue e promuovere proposte concrete per la valorizzazione delle piante officinali del territorio Silano”. Da buon laboratorio di idee per lo sviluppo del territorio, quest’anno Sila Officinalis si è presentato al pubblico con un programma particolarmente innovativo. Tra i protagonisti dell’evento, anche, startup innovative, aziende e laboratori di ricerca che hanno mostrato come sia possibile creare reddito e valore sociale in Calabria grazie alle piante officinali.
L’Italia e la Calabria nello specifico possiedono uno straordinario patrimonio vegetale. Si stima addirittura che il mercato della coltivazione delle piante officinali valga nel nostro paese circa un miliardo di euro. Una cifra che racconta le enormi potenzialità del settore, soprattutto in un’area così florida come quella dell’altopiano della Sila. L’assenza però di una legge regionale sulle piante officinali e il mancato coordinamento dell’offerta di trasformazione degli estratti vegetali limita fortemente la crescita del comparto.
Durante l’evento si sono svolti un convegno scientifico e una tavola rotonda che ha visto la partecipazione delle organizzazioni di rappresentanza delle aziende agricole, degli ordini professionali e delle associazioni del territorio. “Il dialogo tra istituzioni, professionisti e società civile – evidenzia Michele Santaniello, presidente dell’Ordine dei Dottori agronomi e dottori forestali di Cosenza – è il presupposto fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo sostenibile per la Calabria. Sila Officinalis rappresenta ormai per noi un esempio virtuoso di questo processo di collaborazione, ma è al contempo un prezioso laboratorio di idee che vogliamo mettere in pratica. Possiamo, anzi dobbiamo creare valore economico sfruttando le straordinarie risorse naturali presenti nei nostri territori. Un primo passo importante per raggiungere questo obiettivo – conclude Santaniello – deve essere l’approvazione di una legge regionale sulle piante officinali. Un provvedimento che andrebbe a colmare una grave lacuna e che darebbe al settore delle piante officinali tutti i connotati, anche giuridici, di una vera e propria filiera”.

