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Cosenza, Scalfarotto (IV): “Pd e M5S? È mettere assieme pere e mele”

COSENZA – Parte dalla Prefettura Bruzia la visita istituzionale sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto. Il deputato di Italia viva giunge in città attorno alle 11.30, dopo aver trascorso la giornata di ieri a Diamante, cittadina di cui è sindaco il senatore e collega di partito Ernesto Magorno. Cronisti pronti ad attenderlo e domanda di rito sulle elezioni regionali. Il giudizio sul sindaco della cittadina tirrenica non può che essere positivo: «Ernesto Magorno è una persona esperta che ha fatto cose importanti. Nel centrosinistra – ha poi proseguito il sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto – vedo grande confusione, che non capisco, pur facendo il politico a tempo pieno, dunque, mi chiedo cosa percepiscono i cittadini». «L’alleanza strategica tra Pd e Cinquestelle non funziona – ha poi proseguito il deputato di Italia viva – e politicamente credo che non abbia senso. Infatti, la difficoltà di trovare punti di sintesi ne è la dimostrazione. È come mettere insieme le pere con le mele, un esercizio velleitario e destinato alla sconfitta. Sarebbe meglio concentrarsi sulle tante forze riformiste e liberal democratiche che esistono in Italia, per creare un fronte pragmatico, europeista, che guardi alla crescita del paese. Ecco questo mi sembra un orizzonte più concreto. Il caso calabrese ne è la dimostrazione pratica».

In merito al ddl Zan e le modifiche proposte da Italia Viva il deputato di Iv ha parlato di timori per l’approvazione del teso. «Trovo che il testo approvato alla Camera vada bene e lo rivoteremo, il timore è che quel buon testo si areni. Dunque, lo sforzo è quello di vedere se si riesce ad allargare la base di consenso per portare la legge a casa. Il punto è – ha poi aggiunto il deputato di Italia Viva Ivan Scalfarotto – che ci sono tante persone che soffrono di violenza, discriminazione, e aspettano una legge. Capisco che ci sono baluardi di principio, ai quali aderisco anch’io e mi farebbe piacere che il Parlamento li approvasse, ma per questi baluardi di principio non possiamo perdere la legge. La cosa fondamentale è tutelare tutti».

Sebbene sullo sfondo ci siano le elezioni regionali, il sottosegretario è in Calabria per una visita istituzionale. «La mia presenza qui è principalmente per ringraziare tutti gli uomini e le donne dello Stato. C’è un’attenzione altissima – ha poi aggiunto il sottosegretario all’Interno – del governo e della ministra Lamorgese sulla criminalità organizzata, che rappresenta una delle grandi zavorre del Paese, una zavorra per l’economia e per la libertà delle persone. Le mafie legano anche la libertà di pensiero, quindi è importante essere sul territorio per dimostrare anche ai tantissimi calabresi per bene che sono la stragrande maggioranza della popolazione, che lo Stato c’è. Noi dobbiamo garantire la legalità, ma i cittadini devono riprendersi porzioni di territorio vivendolo, facendo sentire la presenza positiva». Il sottosegretario nel pomeriggio sarà a Catanzaro.

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