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A Castrolibero cartelle pazze sull’acqua, avviata class action

CASTROLIBERO – Diversi cittadini hanno dato mandato all’avvocato Marcello Spizzirri per studiare la fattibilità e avviare una class action contro la Società Acque Potabili che gestisce la fornitura dell’acqua sul territorio. La vicenda risale a diversi mesi fa, quando alcuni cittadini di Castrolibero si sono visti lievitare il costo dell’acqua, e di conseguenza delle bollette, negli ultimi cinque anni, e si sono rivolti all’amministrazione per chiedere che fossero avviati dei controlli, perché la società “con l’artificio dei conguagli – spiegano alcuni cittadini – presenta pagine lunghissime di storni, ricalcoli e numeri poco chiari e difficili da comprendere, specie per le persone anziane”.
Alla beffa si aggiunge il danno e, secondo quanto riferito dai residenti,  la Società Acque Potabili ha fatto notificare decreti ingiuntivi per la riscossione del tributo. Oggi i cittadini, stanchi di quanto sta accadendo, considerato anche che il prezzo dell’acqua a Castrolibero – mediamente – è passato da 0,56 centesimi di euro a metro cubo del 2015 a circa 1,90 euro di oggi, si sono rivolti all’avvocato Spizzirri per avviare una causa collettiva per tutelari i loro diritti e interessi.
L’azienda “Acque potabili servizi idrici integrati srl” gestisce i servizi idrici e/o fognari e di depurazione nei Comuni di Rende, Castrolibero, Luzzi, Dipignano, Altilia e Aiello Calabro in provincia di Cosenza e di Sabaudia in provincia di Latina. Sul caso è intervenuto anche il consigliere di minoranza Francesco Calvelli, che definisce “paradossale il fatto che dei cittadini debbano ricorrere ad un legale per difendersi da chi dovrebbe gestire e tutelare il bene pubblico. Ho sollevato la questione in Consiglio, dunque, l’amministrazione è a conoscenza del problema, ma nessuno ha mosso un dito per tutelare i cittadini o avviare legittimi controlli”.

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