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Fondi Ue, il piano Calabria è “copiato” dalla Lombardia. L’accusa del Pd in Consiglio Regionale

Domenico Bevacqua attacca il centrodestra. Il provvedimento è stato ritirato “per venire a capo su chi ha commesso l’errore”

 

 

REGGIO CALABRIA – La seduta in Consiglio regionale della Calabria si è protratta oggi per le lunghe. Dopo la morte prematura dalla presidente della Giunta Jole Santelli, ed essere stati congedati il 10 novembre scorso, i componenti tornano a riunirsi sui punti all’ordine del giorno. Qualcosa, però, si inceppa sul secondo punto sul secondo punto da discutere, il documento di indirizzo strategico regionale della programmazione 2021-2027.

Il capogruppo del Pd Domenico Bevacqua denuncia l’assenza di una discussione in Consiglio su un tema così importante, e la mancanza all’esame dell’Aula di una relazione del presidente ff Antonino Spirlì. “Ma quello che più fa preoccupare – ha aggiunto – è che sembra di essere su ‘Scherzi a parte’ quando si fa riferimento, a pagina 98 del documento, al territorio lombardo”, a proposito dello squilibrio esistente tra le aree urbane e quelle rurali. “Servitevi pure della Lega, degli esperti della Lega – ha aggiunto Bevacqua – di coloro che forse ne capiscono più di noi su questo tema, se ce ne sono, ma è vergognoso per una Giunta regionale approvare un piano strategico dove si fa riferimento al territorio lombardo”.

E “paradossale“, secondo Graziano Di Natale (Io resto in Calabria) la circostanza che nella discussione degli indirizzi strategici, “che dovrebbero cambiare i destini della nostra Regione, non sia presente in Aula la Giunta nella sua interezza, e senza l’interlocutore principale: pl Presidente della Giunta ff Antonino Spirlì“.

A giustificazione di Spirlì, Giuseppe Graziano (Udc) ha informato che “in questi stessi minuti, è impegnato nella Conferenza Stato-Regioni, dove si stanno discutendo questioni importanti riguardanti la sanità e le decisioni che riguardano la libertà di ciascuno di noi”. Parlando di “testo complesso”, Graziano ha definito “non un peccato fare riferimento al lavoro che altre Regioni hanno già fatto. E quello della Lombardia è un lavoro pregevole. Per quanto riguarda il refuso – ha concluso – non cambia la sostanza di concetto che resta un concetto valido”.

Con l’intervento di Filippo Mancuso (Lega), che ha dato ragione a Bevacqua ringraziandolo per la perizia e la giusta attenzione nella lettura del testo, il provvedimento è stato ritirato “per venire a capo su chi ha commesso l’errore”

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