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Montalto, mio padre 93enne positivo al Covid: “nessuno vuole occuparsene”

La storia di un anziano positivo al Covid e sintomatico abbandonato dal sistema sanitario. La denuncia del figlio

 

MONTALTO UFFUGO (CS) – Appresa la positività al Coronavirus del papà, di 93 anni, il figlio Maurizio attiva tutte le procedure per garantire le cure e l’assistenza necessaria, ma da giorni rincorre il medico curante e i sanitari dell’USCA. La scoperta della positività al virus è avvenuta sabato mattina e di conseguenza tutti i familiari sono stati obbligati alla quarantena; solo per il signor Maurizio non vige l’obbligo di quarantena – probabilmente perchè non è stato a contatto con altri componenti della famiglia – e ha preso in carico la situazione del padre e della madre, invalida al 100% che vivono da soli.

“Da quando abbiamo scoperto la positività di mio padre – dichiara Maurizio – è stato un continuo scaricabarile tra il medico di base, che dice di non avere i dispositivi di protezione individuale per recarsi a casa di mio padre, e i medici dell’Usca di Montalto che per attivarsi dicono di avere bisogno della informativa del medico curante. Intanto, la saturazione di mio padre è scesa e solo dopo diverse trafile sono riuscito a recuperare in farmacia una bombola d’ossigeno. Grazie alla conoscenza di alcuni medici che vivono fuori regione stiamo curando mio padre ma tutto avviene per telefono. Capirete la mia difficoltà considerata la sua età”

La famiglia del signor Maurizio vive in un piccolo centro dove tutti si conoscono e dunque riuscire a parlare con la responsabile dell’Usca di Montalto non è stato difficoltoso, ma la dottoressa – secondo quanto raccontatoci – ha risposto: “adesso sto tornando a casa, chiami il 118. Non ho chiamato un’ambulanza perché mio padre, nel pieno delle sue facoltà mentali ha espressamente dichiarato la volontà di rimanere a casa e di non essere trasferito in un reparto COVID lontano dai suoi cari e dalla proprie moglie allettata”.

Fino a questa mattina, nessuno ancora si è presentato per visitare l’anziano e sincerarsi delle sue condizioni. “Rimane il fatto – conclude Maurizio – che oggi nel comune di Montalto Uffugo c’è una coppia di anziani abbandonati nel loro domicilio dove, per disposizione del centro USCA, non può entrare nessuno”.

Immagine di repertorio
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