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Ipotesi di rinvio delle elezioni sempre più concreta. Ma serve un decreto legge

Elezioni amministrative 2019

Cresce l’ipotesi del rinvio a dopo l’estate di tutte le elezioni, sia quelle regionali previste in Calabria, che quelle amministrative. Terminata l’istruttoria del Viminale ora serve un decreto legge

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COSENZA – Il decreto legge ancora non è arrivato a Palazzo Chigi ma, si apprende da fonti dell’esecutivo, nel governo cresce l’ipotesi del rinvio a dopo l’estate di tutte le elezioni che si terranno da qui a fine giugno: si tratterebbe quindi delle Regionali previste in Calabria l’11 aprile, delle suppletive di Siena e delle amministrative che si terranno in circa 1200 Comuni, 75 di questi calabresi. Tra questi c’è la città di Cosenza unico capoluogo di provincia al voto. Sono poco meno di 1.300 i comuni interessati dalle elezioni amministrative nel 2021, insieme alla regione Calabria: oltre 1.100 sono quelli delle regioni ordinarie e circa 180 di quelle a statuto speciale. Sei sono le città chiamate alle urne che sono anche capoluogo di regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Si voterà anche in alcuni comuni capoluogo di provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese.

L’ipotesi più accreditata (ne abbiamo parlato qui) è quella di spostare al 25 e 26 settembre il voto per il  il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria e del presidente della Giunta, e al 10-11 ottobre quello delle amministrative. Tornate che, se si aggiungono i tradizionali comizi politici nelle settimane precedenti, rappresenterebbero un rischio epidemiologico elevato. Al Viminale è stata già terminata l’istruttoria per decretare il rinvio. Per farlo serve un decreto legge e quindi un Cdm.

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