Arriva il ricorso anche al Tar della Calabria contro la chiusura di bar e ristoranti. Ad annunciarlo è l’associazione Giustitalia, guidata dal presidente Luigi De Rossi “consentire il servizio al tavolo, in massima sicurezza, è essenziale per la sopravvivenza economica del settore e può scongiurare possibili assembramenti, con il cibo da asporto e le bevande nelle case”
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COSENZA – Sono oltre 20 milioni gli italiani, di ogni fascia di età (giovani e meno giovani) che, quotidianamente, vorrebbero continuare ad usufruire dei settori della ristorazione (bar e ristoranti) con possibilità di sedersi ai tavoli, certo in massima sicurezza, anche per consumare un semplice caffè ed invece, con il nuovo DPCM, saranno costretti al solo asporto, con tutto ciò che ne consegue. Sulla ristorazione abbiamo numeri alquanto considerevoli: oltre 20 mila piccole imprese, 150.000 dipendenti e un fatturato complessivo (per il 2019) di circa 35 miliardi di euro. Davanti alla drammatica e drastica decisione, deliberata dal Consiglio dei Ministri, di consentire solo l’asporto di bevande e cibi a qualsiasi ora del giorno e non più la consumazione in loco almeno fino alle 18, molti gestori del settore hanno deciso, tramite l’Associazione Giustitalia, di impugnare davanti ai Giudici Amministrativi dei propri Tribunali Amministrativi Regionali (competenti territorialmente), il Decreto ministeriale che sembra aver dimenticato completamente questo settore.
