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Boss della ‘ndrangheta e 7 persone con il reddito di cittadinanza, nonostante il tenore di vita

A scoprire la truffa la guardia di finanza di Crotone che ha individuato altre sette persone, tra familiari conviventi di persone arrestate insieme al boss che percepivano illecitamente il sussidio con false dichiarazioni. Accertato un danno erariale di oltre 92mila euro.

 

CROTONE – E’ ritenuto il boss della cosca di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro, Alfonso Mannolo, che percepiva illecitamente il reddito di cittadinanza. E’ quanto hanno scoperto i finanzieri del Comando provinciale di Crotone che estendendo le indagini e tramite la collaborazione e l’interscambio informativo con l’Inps, hanno scoperto che anche altre 7 persone, familiari conviventi di soggetti arrestati insieme al boss nell’ambito dell’Operazione contro la ‘ndrangheta di Cutro “Malapianta”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza con false dichiarazioni. In particolare i Finanzieri hanno passato al setaccio una lista di soggetti condannati definitivamente, ovvero attualmente imputati e detenuti per associazione mafiosa, ed altri reati socialmente pericolosi. Infatti la normativa prevede che, tra i requisiti che i richiedenti devono possedere per poter accedere al sostegno economico dello Stato, non vi siano misure cautelari personali in capo ai componenti il nucleo familiare. Non solo al momento della presentazione della domanda ma anche durante il periodo di erogazione del beneficio. Il capo della locale di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro e le altre 7 persone appartenenti alle famiglie fedeli alla cosca percepivano il reddito di cittadinanza nonostante conducessero un tenore di vita molto alto, come dimostrato dai numerosi beni di lusso sequestrati al termine dell’operazione “Malapianta”.

Il danno accertato per le casse dello Stato ammonta a 92.000 Euro.

Nell’ambito delle attività investigative svolte sono emersi ulteriori elementi circa la pericolosità fiscale dei soggetti controllati:

L’attività svolta dai Finanzieri pitagorici ha permesso inoltre di intercettare l’acquisizione indebita del sostegno economico anche da parte di una persona di Cirò Marina, destinatario di misura cautelare personale degli arresti domiciliari, nel gennaio 2018, nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta cirotana denominata “Stige”. Quest’ultimo risulta avere percepito, illecitamente, il Reddito di Cittadinanza dall’Aprile 2019 per un totale di € 9.500. Continuando a scandagliare i soggetti affiliati alla ‘ndrangheta, le Fiamme Gialle crotonesi hanno infine scovato tre indebiti percettori della prestazione sociale intenti a lavorare in nero. Tra questi un uomo già condannato, con sentenza passata in giudicato il nel 2018, per associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione condotta nei confronti della ‘ndrangheta crotonese denominata “Heracles”. Tutti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Crotone che ha assunto la direzione delle indagini e ha incaricato la Guardia di Finanza di svolgere, nei confronti dei responsabili, anche gli accertamenti patrimoniali necessari per pervenire a ulteriori e successivi sequestri.

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