Il Governo, che non vuole far marcia indietro sui divieti agli spostamenti tra Comuni, pubblica una serie di risposte ad una delle domande più frequenti (Faq) sull’ultimo Dpcm: le visite a parenti e genitori e gli spostamenti consentiti per far visita a persone non autosufficienti, le seconde case e i ricongiungimenti
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COSENZA – Da una parte le richieste dei governatori e di una parte della politica che chiedono una deroga per casi estremi, dall’altra quella del Governo che per bocca del Ministro della Salute Speranza ha confermato il no ad un allentamento delle misure previste nel periodo Natalizio. La misura che sta continuando a far discutere è quella degli spostamenti vietati tra Comuni il giorno dio Natale, il 26 e a Capodanno “le misure sono queste e le confermiamo. Le norme restano queste” ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza ribadendo che “in questa fase non possiamo permetterci spostamenti che non siano indispensabili e il messaggio del Governo vuole essere questo: nei giorni più caldi, dove c’è più rischio che salga la mobilità, chiediamo un sacrificio alle persone”.
Ma in molti continuano a chiedere di derogare per chi va dal papà o dal nonno, per non lasciarlo solo. “Casi estremi” li ha definiti il presidente dell’Emilia Romana Bonaccini che dichiara di condividere il decreto “nella quasi totalità”, ma “sono tre giorni in cui posso a Roma, Milano, o Bologna fare decine di chilometri per andare a trovare un parente (vista l’estensione delle metropoli, ndr) e non posso spostarmi di 500 metri” in caso di piccoli Comuni (confinanti). Una contraddizione c’è” ha aggiunto.
Regole diverse tra Regioni in base ai colori
Intanto per cercare di fare chiarezza su quelli che saranno gli spostamenti possibili e cosa si può fare durante le feste per non incorrere in sanzioni, il Governo ha pubblicato una serie di Faq sulle regole introdotte su spostamenti, aperture dei negozi, seconde case, ristoranti ecc… che non saranno valide per tutti, a prescindere dal “colore” dell’area in cui si vive o si trovano il negozio o il ristorante. Dunque “rimangono valide le distinzioni tra area rossa, arancione e gialla“. Chi si dovrà spostare per l’Italia in occasione delle feste di fine 2020 lo dovrà fare prima del 20 dicembre o dopo il 7 gennaio, sia per andare nelle seconde case o per fare un po’ di turismo: rimangono le deroghe solo per casi specifici, assistenza a persone non autosufficienti, separati che incontrino i figli minori, i ricongiungimenti familiari presso la casa abituale.
Spostamenti per visite a parenti e genitori anziani
“Gli spostamenti per fare visita o per andare a vivere qualche giorno con parenti o amici, inclusi i propri genitori, gli spostamenti saranno possibili per tutti solo se ci si muove da un luogo in area gialla a un altro luogo in area gialla, esclusivamente fino al 20 dicembre e a partire dal 7 gennaio. Questa è una delle risposte sul sito del governo a una delle domande frequenti (Faq) sull’ultimo Dpcm. “Dal 21 dicembre al 6 gennaio, questi spostamenti saranno consentiti, sempre esclusivamente tra luoghi in area gialla, solo se si ha la residenza o il domicilio o la propria abitazione nella regione/provincia autonoma di destinazione. “I miei genitori, anziani ma in buona salute, vivono in una regione diversa dalla mia. Posso andare a trovarli per le feste?”, è la domanda. “Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio sarà comunque possibile spostarsi solo all’interno del proprio comune – recita la risposta -. In ogni caso, sarà possibile spostarsi tra comuni/province/regioni diversi per motivi di lavoro, necessità o salute” .
Ci si può spostare per persone non autosufficienti
Lo “spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni o regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione” precisano le faq della presidenza del Consiglio sul periodo di Natale. “Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente egli già assiste”, spiega la nota.
Genitori separati possono andare da figli minori
I genitori separati o affidatari possono spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni o regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore. “Come già precisato”, gli spostamenti sopra descritti “rientrano tra quelli motivati da necessità, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da o per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare”.
Le visite ai partner e il ritorno al domcilio
Sarà possibile raggiungere il proprio coniuge o partner, anche se si vive in città diverse se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione ha chiarito ancora Palazzo Chigi, nelle faq pubblicate sul sito del governo. Nel dare la definizione del termine abitazione, il governo spiega che “le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione”. Nel loro caso, “potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi”.
Seconde case in Regioni diverse
Gli spostamenti verso le seconde case in una regione diversa dalla propria sono consentiti soltanto entro il 20 dicembre e dopo il 7 gennaio e comunque esclusivamente se il luogo di partenza e quello di destinazione si trovano entrambi in area gialla. Questa è un’altra Faq che si legge sul sito della Presidenza del Consiglio sulle misure del Dpcm. Pertanto, se una famiglia si trasferisce in una seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre, ed uno dei componenti deve tornare al lavoro nella nella regione di provenienza per alcuni giorni, non potrà tornare da loro entro il 6 gennaio. Lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere infatti addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo.
Spostamenti per le feste nelle seconde case
Se si intende trascorrere insieme le feste in una seconda casa in una regione diversa sarà necessario trovarsi nello stesso luogo entro il 20 dicembre 2020 chiariscono le Faq aggiungendo che, naturalmente, lo spostamento verso la seconda casa in una regione diversa da quella di residenza è consentito soltanto a condizione che questa non si trovi in regioni che, alla data del 20 dicembre, siano in zona arancione o rossa. In questi casi, infatti, permangono i divieti di entrate nei territori regionali. Dunque non sarà possibile, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, raggiungere il proprio coniuge/partner trasferitosi prima del 20 dicembre nella seconda casa, in un’altra regione. E non lo sarà neppure nel caso in cui con lui/lei si spostino nella seconda casa anche i loro figli minori. Il dpcm prevede infatti il divieto di recarsi nelle seconde case in un’altra regione dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021; divieto valido anche per le seconde case che si trovino in un altro comune, nei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021.
