Site icon quicosenza

‘Si Cobas’ per gli idonei: “no al concorso per sistemare dipendenti cooperativa”

Ancora una volta presi in giro e sfruttati per il Covid 19: “usa e getta”. Si Cobas: «La Calabria è nel caos più totale e confidiamo nella nomina del nuovo commissario per evitare lo sciacallaggio elettorale. Chiediamo l’annullamento del concorso per Oss dell’AO di Cosenza»

 

COSENZA – Il sindacato Si Cobas interviene sulla procedura concorsuale sulla quale tra l’altro ieri, hanno protestato alcuni OSS davanti all’azienda ospedaliera di Cosenza per denunciare “l’abuso che sta avvenendo presso l’azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza”. “Lo scorso 17 novembre, durante una videoconferenza è stato sottoscritto dai sindacati (la triade) l’accordo che a dicembre (di sabato e poco prima di Natale) verrà svolta la prova scritta del concorso di 24 Oss a tempo indeterminato che magicamente sono diventati 38. Posti aumentati perché c’è da sistemare i dipendenti delle cooperative interne, che inizialmente sono entrati come addetti alle pulizie, poi diventati ausiliari e poi per magia vorrebbero diventare oss dipendenti pubblici”.

“In realtà non esiste riserva per loro – scrive il sindacato – non è prevista per legge,  eppure il loro contratto  di ausiliari scade il 31 dicembre e ritornerebbe a svolgere mansioni di pulizie, ma pur di sistemarli come Oss nel pubblico impiego ci si affretta a firmare accordi. La storia degli appalti interni dell’azienda ospedaliera di Cosenza è ormai nota a tutti”.

E degli ‘idonei delle graduatorie’ nessuno parla: “Vogliamo ricordare che i contratti scadono il 31 dicembre presso l’azienda ospedaliera di Cosenza e che i nostri diritti nascono da un concorso espletato a tempo indeterminato”.
Si Cobas scrive come gli “Oss idonei di concorso pubblico a tempo indeterminato, abbiano superato ben 3 prove (preselezione,  prova scritta e orale) e tutte le aziende sanitarie calabresi stanno applicando i propri fabbisogni 2020 attraverso lo scorrimento delle graduatorie di merito, anche approvate da altri enti,  tranne l’azienda ospedaliera di Cosenza”

Come noto, a causa dell’emergenza epidemiologica da covid 19 e l’incremento dei contagi sull’intero territorio nazionale ha reso necessaria l’adozione di ulteriori misure,  tra le quali assunzioni di personale a tempo determinato. Molti sono stati assunti con contratto temporaneo all’Ao di Cosenza e questi hanno accettato, nonostante il loro diritto a tempo indeterminato,  in attesa che tutte le aziende applichino il loro fabbisogno di quest’anno”.

“Da Marzo siamo nei reparti Covid”

“Ci siamo buttati in trincea – spiegano gli idonei – senza che qualcuno ci informasse sulle corrette procedure anti covid, insieme a tutta l’equipe di professionisti stiamo mandando avanti i reparti garantendo i LEA (seppur al di sotto della soglia minima) e occupando posti vacanti. Facciamo spesso doppi turni per mancanza di personale.  Stiamo rischiando tutti i giorni la nostra vita e quella dei nostri familiari; stiamo facendo il nostro dovere fino in fondo occupandoci dei bisogni primari dei pazienti e dando, attraverso una carezza, un sorriso,  un po’ di conforto a chi sta vivendo momenti tragici lontano dai propri familiari”.

“Abbiamo reso i reparti la nostra seconda casa, stiamo lavorando senza sosta. Oggi possiamo vantarci di essere Oss professionalmente preparati e con competenze acquisite a completamento della nostra formazione iniziale. Ci avevano promesso bonus (mai ricevuti), benefit (mai avuti) e applicazione dei fabbisogni 2020 (mai avvenuta). I sindacati ci avevano garantito tutela per i nostri diritti di lavoratori e soprattutto di padri e madri di famiglia. Invece, ancora una volta,  la sanità nelle mani della politica calabrese. Perché,  viste le imminenti elezioni regionali,  a causa di forti pressioni,  viene favorito il solito clientelismo con scambio di voti in cambio di posti di lavoro,  preferendo lo sperpero di soldi attraverso l’espletamento di un concorso piuttosto che attingere dal serbatoio delle graduatorie di Oss a tempo indeterminato, che oggi vengono usate dall’Ao di Cosenza solo per i contratti covid t determinato e poi, finita l’emergenza,  buttati fuori dall’azienda”.

“Come mai spunta un concorso in piena pandemia ma sotto campagna elettorale?”

“I dipendenti pubblici Oss già in servizio e professionalmente già formati nei reparti vanno tutelati e stabilizzati a tempo indeterminato – spiega il Si Cobas – attraverso lo scorrimento cronologico delle graduatorie e solo dopo averle esaurite si potrà pensare di bandire un nuovo concorso regionale. Per sopperire all’emergenza covid sono ancora a disposizione gli Oss della graduatoria di Vibo (circa 180) e le graduatorie della protezione civile per le tende. Per l’applicazione dei fabbisogni a tempo indeterminato sono a disposizione: graduatoria di Reggio 9 Oss, graduatoria di Catanzaro 123 Oss e dalla graduatoria di Vibo oltre 200 Oss per un totale di oltre 300 operatori sociosanitari in attesa di essere assunti”.

“Espletare una prova scritta,  mentre il covid avanza, significherebbe creare assembramenti e affrontare un concorso con uno stato psicologico non adeguato poiché i partecipanti provengono da tutta Italia. Ma siamo in Calabria e nonostante il momento drammatico e d’emergenza, i politici calabresi pensano ai loro tornaconti. Chiediamo l’immediata applicazione dei fabbisogni 2020 dell’Ao di Cosenza con assunzioni Oss a tempo indeterminato dalle graduatorie valide e vigenti. Inoltre per  una corretta informazione il reclutamento attraverso lo scorrimento delle graduatorie regionali è corretto e previsto dalla normativa, infatti tutte le aziende hanno provveduto ad applicare i propri fabbisogni tramite l’utilizzo delle graduatorie tranne l’azienda ospedaliera di Cosenza. Proseguire il concorso sarebbe un dispendio economico non indifferente. Sarà necessario inoltre, monitorare il corretto iter affinché non sia un finto concorso pubblico per inserire solo ed esclusivamente dipendenti di una cooperativa privata, che di certo non hanno diritto a alcuna corsia preferenziale, pur rispettando il loro lavoro  come previsto dell’appalto pubblico”. “Chiediamo l’annullamento del concorso di 24 Oss dell’AO di Cosenza e chiediamo a Gratteri di intervenire per fare chiarezza su un concorso deviato,  affinché questa situazione non diventi Tommaso Campanella Cosentino”.

Si Cobas per gli idonei

Exit mobile version