Il sindaco di Rende ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura, in via preventiva, degli istituti scolastici che permettevano la didattica in presenza, a partire da domani e sino al prossimo 21 novembre. Tutti chiusi fatta esclusione per gli asili nido
RENDE (CS) – Alla fine anche il Sindaco di Rende si è dovuto arrendere al numero sempre più crescente di casi di contagi all’interno delle scuole del territorio rendese tra alunni e insegnanti. Benché il nuovo Dpcm del Governo e l’ordinanza di Speranza con cui ha istituito la zona rossa, prevedevano già la didattica a distanza dalla seconda media in su, il sindaco di Rende Marcello Manna ha deciso di chiudere anche le elementari e tutte le calassi della prima media, le uniche che per il momento rimanevano in presenza, lasciando aperti solo i nidi. “È con grande dispiacere e rammarico che decidiamo di sospendere le attività scolastiche in presenza.” Così annuncia il sindaco di Rende, Marcello Manna ha appena firmato l’ordinanza che chiude le scuole. “La situazione nelle scuole della nostra città è al momento quella più delicata e richiede maggiori attenzioni – ha dichiarato – e per questo ho firmato l’ordinanza relativa alla chiusura in via preventiva degli istituti scolastici da domani e sino al prossimo 21 novembre, fatta esclusione per gli asili nido”. Una decisione presa anche dopo le interlocuzioni con l’Azienda Sanitaria Provinciale e i dirigenti dei plessi rimasti aperti dopo le disposizioni dell’ultimo DPCM nonostante i casi di positività registrati sinora non fossero stati così significanti.
“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo – ha aggiunto il Sindaco – oltre alla sistemica assenza di sistemi periodici di sorveglianza attiva preventiva sul personale docente ed amministrativo e sugli studenti, e alle evidenti criticità da parte della Asp territoriale ad eseguire test diagnostici su coloro che presentano sintomi correlabili a patologie legate al Covid-19, si sta rivelando in tutta la sua criticità e questo non per i numeri, ma per la mancanza ancora oggi di una riorganizzazione del sistema sanitario. Occorrono le risorse necessarie affinché gli enti preposti siano messi nelle condizioni di poter garantire monitoraggio costante, osservanza delle norme di sicurezza e adeguamento delle strutture e del personale sanitario.”

