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Stadio “Ezio Scida”: Consiglio di Stato, le strutture mobili sono regolari

Si chiude il contenzioso tra il Comune di Crotone e il ministero dei Beni culturali sullo stadio Ezio Scida

 

CROTONE – Il Consiglio di Stato ha accolto le memorie difensive del Comune di Crotone e della società F.C. Crotone, ed ha respinto il ricorso presentato dalla Soprintendenza archeologica della Calabria portando così a conclusione una vicenda che si trascinava da tempo. Con il ricorso la Soprintendenza chiedeva la rimozione delle strutture mobili (tribuna centrale e curva), realizzate per rendere l’impianto adeguato al campionato di serie A, sul presupposto che danneggiassero i reperti archeologici presenti nel sottosuolo.

Il massimo organo della giustizia amministrativa ha valutato positivamente le motivazioni addotte dal Comune di Crotone e dal F.C. Crotone secondo le quali, invece, le strutture mobili non hanno mai creato pericolo all’integrità dei reperti in questo avvalendosi di studi e perizie.

“Con questa sentenza – ha dichiara il sindaco Vincenzo Voce – si chiude un capitolo lungo e impegnativo sia dal punto amministrativo che legale. Sapevamo di avere ragione, lo abbiamo più volte evidenziato in tutti i gradi di giudizio. Con altrettanta attenzione come stiamo già facendo, ma con maggiore tranquillità, possiamo dedicarci con l’assessore Bossi e la Giunta a tutti gli impianti sportivi della città per rimetterli nella fruibilità dei cittadini e degli sportivi”.

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