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Covid, nel cosentino nuovo record di contagi (+104). In Calabria il dato sale a +266

Non accenna a diminuire la curva dei nuovi contagi nel cosentino dove si registra un nuovo record negativo con 104 nuovi positivi. Il dato trascina negativamente quello regionale che fa registrare oggi un totale di 266 nuovi positivi. Superati i 200 ricoveri complessivi, record di guariti: da ieri sono 228 in più
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COSENZA – Nuova impennata di contagi in Calabria che da ieri fa registrare per il terzo giorno consecutivo il record negativo di nuovi positivi, superando anche quello registrato ieri: sono 266 in più, 104 dei quali registrati solo nella provincia di Cosenza, che continua a registrare un notevole aumento di ricoveri in ospedale e in terapia intensiva. Ad oggi nella provincia di Cosenza ci sono 79 persone ricoverate, 14 delle quali in terapia intensiva. In tutta la Calabria crescono di 20 unità i ricoveri ordinari e di 7 quelli nelle terapie intensive superando i 200 ricoveri totali. Anche nella provincia di Reggio Calabria  il dato sui nuovi contagi continua a rimanere alto. Oggi  si contano altri 98 positivi. A seguire il catanzarese con 40 contagi, la provincia di Crotone con 19 e quella di Vibo Valentia con 5. Rispetto a ieri torna a crescere il numero di tamponi analizzati. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati processati 2.855 tamponi (ieri erano stati 2.440) che portano il totale dei test analizzati a 280.076. Con i numeri di oggi il totale dei casi nella nostra Regione, comprese le vittime e i guariti, sale a 5.830.

I numeri del contagio

Analizzando i dati e i numeri sul contagio in Calabria, compresi i residenti e le persone da fuori regione, salgono a 3.640 le persone positive al virus, 35 in più rispetto a ieri. Le vittime totali sono 118 con un nuovo decesso. Una buona notizia arriva dai guariti con un vero record. Da ieri, infatti, si registrano 228 guariti in più che portano il totale delle persone che hanno sconfitto la malattia a 2.069.

Continuano purtroppo ad aumentare i ricoveri ordinari (+20 da ieri) e quelli in terapia intensiva (+7 da ieri): sono 220 in totale le persone in ospedale di cui 26 in terapia intensiva. Nel dettaglio 53 sono a Catanzaro (di cui sei in terapia intensiva), 79 all’Annunziata di Cosenza (di cui 14 in terapia intensiva)71 Al GOM di Reggio Calabria (di cui sei in terapia intensiva), cinque allo Jazzolino di Vibo Valentia i due ricoverati anche a Crotone. Infine sono 3.438 le persone in isolamento domiciliare con sintomi lievi o asintomatiche, 8  in più rispetto a ieri. Di questi 267 sono persone residenti in un’altra regione o all’estero.

Seconda ondata può essere uno tzusami

“La preoccupazione dei medici è che questa seconda ondata non sia una mareggiata, ma uno tsunami che potrebbe travolgere il sistema sanitario. Per questo chiediamo al Governo misure più aggressive”: lo scrive il presidente della Federazione degli Ordini dei medici italiani, Filippo Anelli. “Il problema oggi – sostiene – riguarda la tenuta del sistema sanitario, perché l’occupazione progressiva dei posti da parte di malati Covid riduce via via la possibilità di garantire cure agli altri ammalati. Andando avanti così, la situazione potrebbe sfuggirci di mano”.

Territorialmente in casi sono così distribuiti

Catanzaro
CASI ATTIVI 552 (47 in reparto; 6 in terapia intensiva; 499 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 355 (317 guariti, 38 deceduti)

Cosenza
CASI ATTIVI 1.216 (65 in reparto; 14 in terapia intensiva, 1.137 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 660 (616 guariti, 44 deceduti)

Reggio Calabria
CASI ATTIVI 1.512 (60 in reparto; 5 in terapia intensiva; 1.447 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 553 (528 guariti, 25 deceduti)

Crotone
CASI ATTIVI 118 (2 in reparto; 116 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 161 (155 guariti, 6 deceduti)

Vibo Valentia
CASI ATTIVI 1.402 (65 in reparto; 6 in terapia intensiva; 1.331 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 761 (736 guariti, 25 deceduti)

Altra Regione o stato Estero
CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto). È compresa anche la persona deceduta al reparto di rianimazione di Cosenza che era residente fuori regione

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