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Regione, Marziale: “è cessato il mio mandato di Garante dell’infanzia”

“Mi preme comunicare che, con decorrenza 24 giugno scorso, il mio mandato istituzionale di Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, è cessato”. Durante il periodo di vacatio, le persone possono comunque rivolgersi all’Autorità Garante nazionale

 

REGGIO CALABRIA – Il sociologo Antonio Marziale ha ricoperto il ruolo dal 19 aprile del 2016 e spiega che la sua comunicazione si rende necessaria perché “un numero esponenziale di persone mi contatta sui social, ignara della cessazione del mandato, richiedendo interventi che non mi è possibile prendere in carico, in un momento storico in cui della figura del Garante c’era bisogno più che mai”.

“Gli indirizzi e-mail istituzionali sono stati ovviamente, disabilitati e l’Ufficio non è di fatto costituito. Pertanto ciò che ai più appare come una mancata risposta, o una mancata presa in carico, in realtà è perché il Garante in Calabria non c’è. Il Consiglio ha fatto i bandi e si era prossimi alla calendarizzazione della nomina del Garante, ma la morte della Presidente Jole Santelli decreta di fatto la fine della legislatura, per cui è tutto da rifare”.

Marziale continua ad occuparsi di tutela dei minori in qualità di presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta per i fatti accaduti nella Comunità ‘Il Forteto’. “Nel corso del mio mandato – afferma ancora Marziale – , oltre all’istituzione della prima Terapia Intensiva Pediatrica in Calabria, attiva presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza, sono state trattate oltre 900 richieste, il 92% delle quali andate a buon esito e non esiste un solo bambino che non abbia ricevuto risposta. Il problema è da inquadrarsi nell’assurdità della legge istitutiva, che svuota un ruolo così delicato ed importante, quand’invece, come in tutte le altre Regioni, avrebbe dovuto contemplare una proroga del Garante uscente fino a nomina del nuovo. Durante il periodo di vacatio, le persone possono comunque rivolgersi all’Autorità Garante nazionale, ufficio anche questo paradossalmente in attesa di nuova nomina”.

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