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Coronavirus, Oms: record di casi settimanali, 2 milioni i contagiati dal 14 al 20 settembre

Il premier Boris Johnson vara nuove restrizioni, indicando la prospettiva di una seconda ondata come “reale” sulla scia di “Francia, Spagna e altri Paesi”

 

Un numero record di due milioni di nuovi casi di Covid-19 è stato registrato nella settimana dal 14 al 20 settembre (+5% rispetto alla settimana precedente), ma il numero dei decessi è sceso del 10%: lo ha reso noto l’Organizzazione mondiale della Sanità. Con l’eccezione dell’Africa, in tutti i continenti si è registrato un aumento dei casi. Finora, nel mondo sono stati contati oltre 30,6 milioni di casi e 950.000 morti. Le cifre dell’Organizzazione si basano sui dati ufficiali dei vari Paesi, che però in molti casi rischiano di essere incompleti: diversi stati si testano solo i casi gravi, in altri i sistemi sanitari non sono in grado di contare tutte le persone infettate dal coronavirus. Secondo l’Oms, in Europa si registra il più forte aumento delle vittime (+27% sulla settimana precedente), mentre il continente americano ha il primato dei nuovi casi (+38%), ma registra un importante calo dei morti, -22%. In Africa, l’epidemia continua a rallentare, con un -12% di nuovi casi e un -16% di morti rispetto alla settimana precedente.

Nel Regno Unito, l’emergenza coronavirus è di nuovo “in ascesa” per questo si impongono nuove misure restrittive che tuttavia “non sono in alcun modo un nuovo lockdown”. Lo ha formalizzato il premier Boris Johnson in un intervento alla Camera dei Comuni, indicando la prospettiva di una seconda ondata come “reale” sulla scia di “Francia, Spagna e altri Paesi” e confermando la decisione del suo governo di ripristinare limiti da giovedì agli orari di pub, ristoranti e bar di tutta l’Inghilterra (con coprifuoco alle 22), di tornare a incoraggiare il lavoro da casa, di estendere l’obbligo legale della mascherina e di introdurre controlli stringenti sui tetto massimo delle 6 persone nei contatti sociali. Rinviato inoltre il ritorno del pubblico negli eventi sportivi. Johnson ha notato che negli ultimi giorni i ricoveri in ospedale “sono raddoppiati”, che il livello di allerta è salito a 4 e che “ora è il momento di agire” per evitare un lockdown generale e misure più pesanti.

La durata prevista delle nuove restrizioni ripristinate oggi dal governo britannico sul fronte dell’emergenza coronavirus è di sei mesi ha precisato Johnson. La settimana prossima l’esecutivo sottoporrà al Parlamento un’estensione della legislazione di emergenza approvata in primavera nella fase più acuta della pandemia. Le misure includono anche la riduzione a 15 persone del numero massimo di invitati ai matrimoni. Johnson ha definito la situazione attuale “un pericoloso punto di svolta” da affrontare subito. Nuovo record negativo di contagi da coronavirus in Iran. Sono 3.712 i casi accertati nella ultime 24 ore, un dato che porta il totale nella Repubblica islamica a 429.193. Le nuove vittime sono 178. I decessi salgono in tutto a 24.656. I pazienti in terapia intensiva aumentano a 3.922, mentre quelli guariti crescono a 363.737. I test complessivi effettuati sono 3.800.619. Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari.

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