“Cosa Vuoi che sia una Canzone” è un modo d’osservare a 360 gradi il mondo della canzone e che presuppone un approccio diverso da parte sia dei musicisti che del pubblico
MENDICNO (CS) – Ritorna “Cosa vuoi che sia una Canzone”. La rassegna sulla canzone d’autore in programma al Teatro Comunale di Mendicino nello scorso mese di marzo era stata rimandata a causa dei provvedimenti anti COVID; sarà adesso programmata dall’8 al 18 settembre a Palazzo Campagna di Mendicino. La rassegna, ideata e diretta da Renato Costabile dal 2012, nelle ultime due edizioni è stata realizzata grazie alla Fondazione Lilli Funaro che l’ha inserito tra le attività del proprio progetto “Con Lilli per una Calabria solidale”. “Cosa Vuoi che sia una Canzone” è un modo d’osservare a 360 gradi il mondo della canzone e che presuppone un approccio diverso da parte sia dei musicisti che del pubblico. Alcuni protagonisti della musica italiana si raccontano sul palco al pubblico attraverso le loro parole, la loro musica, le loro canzoni senza il supporto di grosse band in grandi ambienti, ma quasi sempre da soli o insieme a pochi musicisti in un piccolo teatro. Un modo che permette di conoscere i musicisti in maniera più intima rispetto alla situazione del classico concerto, in una dimensione che favorisce un rapporto più immediato con il pubblico. Un incontro che non è una semplice proposta di ascolto di canzoni ma un viaggio tra le storie artistiche e personali dei musicisti, un viaggio che non appartiene solo all’autore delle canzoni ma anche alle nostre storie, private e comuni. Il primo appuntamento, martedì 8 settembre, è con Luca Madonia, un protagonista della canzone italiana fin dagli anni ’80 che suonerà alle 20.30 a Palazzo Campagna di Mendicino.
Luca Madonia inizia il suo percorso artistico negli anni Ottanta fondando i Denovo insieme al fratello Gabriele e a Mario Venuti e Toni Carbone. In breve i Denovo diventano una delle realtà più interessanti e in vista in quegli anni densi di eventi e nuove prospettive e partecipano al Festival di Sanremo del 1988. La band pubblica cinque, fortunatissimi album fra il 1984 e il 1989: “Niente insetti su Wilma”, “Unicanisai”, “Persuasione”, “Così fan tutti” e “Venuti dalle Madonie a cercar Carbone”, prodotto da Franco Battiato. Quando nel 1990 il gruppo si scioglie, Luca prosegue il suo percorso artistico approfondendo la vena cantautorale e intimista che gli è propria. Pubblica quindi “Passioni e manie” (1991), prodotto da Mauro Paoluzzi (produttore anche di Vecchioni), che ha prodotto anche i due album successivi: “Bambolina” (1993) e “Moto perpetuo” (1994), suonato insieme a Toni Carbone, bassista dei Denovo, in cui si respira tutta la complicità tra i due musicisti.
Segue quindi un periodo di riflessione e la pubblicazione del mini-cd “Solo”, registrato a Venezia con Francesco Fracassi, manager dei Denovo. Il disco prelude alla pubblicazione di “La consuetudine” (2002), prodotto artisticamente da Luca insieme a Toni Carbone. Qui arrangiamenti melodici, con aperture quasi beatlesiane nei ritornelli, poggiano su un tappeto ritmico essenziale. Un album raffinato, ricco di interessanti e prestigiose collaborazioni: nella title track, diventata sigla del programma “Hobo”, in diretta tutti i giorni su Rai-Radio1, Luca duetta con Franco Battiato, mentre è con la Consoli in “Meravigliandomi del mondo”; “Insantità” è un duetto con l’amico Mario Venuti, mentre i Voodoo Punk conferiscono alle ultime tre tracce dell’album una venatura black. Il disco è un esempio significativo della capacità di Luca di esprimere con pochi versi e con leggerezza parole incisive e graffianti.
Nel 2003 esce un nuovo mini CD dal titolo “5 minuti e poi” liberamente ispirato alla colonna sonora del film “Perduto amor” di Franco Battiato; il disco include l’inedito “La strada” ed un brano dei Denovo, “Buon umore”. Fa seguito nel 2004 la raccolta “L’essenziale”. Del 2006 il nuovo album di canzoni inedite, “Vulnerabile”, prodotto da Federighi, un disco nel quale Luca racconta senza reticenze la sua fragilità, il suo senso di estraneità rispetto a un mondo che ostenta sicurezza. Il disco include un nuovo duetto con Franco Battiato nel brano “Quello che non so di te”, pubblicato anche come singolo. Il sound complessivo è molto morbido, jazzato, un’atmosfera soft che viene riproposta nei tantissimi concerti del tour.
Luca pubblica poi, nel 2008, “Parole contro parole” un disco registrato in presa diretta, composto da 17 canzoni tra cui due inediti (la title-track e il singolo “Vento dell’età”, in duetto con Carmen Consoli), brani di repertorio ri-arrangiati e reinterpretati e cover (“Blackbird” e “Summer on a solitary beach”). Il 16 febbraio 2011, in contemporanea alla nuova partecipazione al Festival di Sanremo, la Universal Music Italia pubblica l’album “L’alieno”. Il 31 marzo 2015 è uscito il nuovo lavoro di inediti dell’artista catanese, “La monotonia dei giorni”, pubblicato dalla Narciso Records e distribuito da Universal Music. Dieci tracce attraverso le quali Madonia cerca di analizzare gli aspetti più intimi dell’uomo, indagando sui sentimenti, soffermandosi, come diceva Gaber sui “piccoli spostamenti del cuore”. Nell’aprile 2017 è uscito “Il tempo è dalla mia parte”, un passaggio importante per l’artista che compie sessanta anni e che in questo nuovo disco fa confluire tutta la sua creatività e uno sguardo divertito e sognante nei confronti del mondo e della musica stessa.
Alla fine del 2019 è stato pubblicato il suo ultimo album “La Piramide”, una macchina del tempo che ci fa viaggiare dalle sonorità più attuali a ritroso fino a quegli anni meravigliosi dei dischi registrati con lentezza e ispirazione, delle grandi orchestrazioni, archi e ottoni che provano le accordature in una grande sala in penombra illuminata solo dalle lucine sugli spartiti. Un disco che pone in cima alla “piramide dei bisogni” quella voglia di fare le cose, la Musica, insieme, con gli amici di una vita, chiamati a partecipare a questa elegante e divertente festa senza l’assillo del marketing e il sensazionalismo di accoppiate improbabili. Il lavoro di un Artista maturo, attento e pacificato che ben lungi dal chiacchiericcio polemico sul panorama musicale odierno, indica semplicemente una via “altra” restando coerente con la sua personalissima narrazione del mondo, degli uomini, dell’Amore.
