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“C’era una volta”, le favole raccontate attraverso la rappresentazione teatrale

La Cooperativa Teatro in Note mette in scena le vecchie favole scritto da  Jean de La Fontaine con animali come protagonisti

 

APRIGLIANO (CS) – Il teatro, da sempre, è inteso come espressione dell’animo umano con tutte le sue sfumature, un percorso di cura e crescita personale che ogni studente dovrebbe perseguire. E’ questo l’imperativo che sta portando avanti la Cooperativa Teatro in Note con a capo Vera Segreti attraverso un volume illustrato di favole, dal titolo “C’era una volta” rileggendo le vecchie favole scritte da Jean de La Fontaine, autore di celebri favole, francese, con animali come protagonisti. “Oggi, in una società, dove regnano sovrani il malessere ed il consumismo – sostiene Vera Segreti – dedicare agli alunni delle scuole primarie un libro, che s’ispira all’opera del grande favolista francese, significa realizzare un progetto di apprezzabile valore educativo ed etico e se a questo affianchiamo anche la rappresentazione teatrale, crediamo di aver prodotto un efficace strumento didattico tenendo molto fermi punti di riferimento indispensabili alla crescita”. Un particolare che non è sfuggito all’amministrazione di Aprigliano, retta dal sindaco Alessando Porco a cui ha fatto eco il vicesindaco Andrea Muto, che hanno fortemente stilato un protocollo d’intesa con la cooperativa non solo per le copie del libro, ma soprattutto per rappresentare le cinque favole contenute nel volume.

Il palcoscenico è stato l’I.C. di Aprigliano, la regista la stessa Vera Segreti che con maestria ha catalizzato l’attenzione dei piccoli, così come le attrici Maria Noemi Gervasi e Sara Muto a cui non è mancato il supporto dei ragazzi che hanno interagito entusiasti di esprimersi come attori diventando, per un giorno, protagonisti della vita culturale. “Per molti di questi bambini si è trattato della prima volta ad essere in prima linea – assicura il vice sindaco Andrea Muto  – un’esperienza emozionante che farà di loro il pubblico di domani. Dovrebbero esserci più laboratori teatrali –  ha asserito con entusiasmo il vice sindaco Andrea Muto – con rappresentazioni di ogni genere dove i ragazzi, possano esprimersi in libertà”. Un plauso va alla dirigente scolastica Immacolata Cairo, che insieme agli insegnanti hanno fatto un buon lavoro organizzativo. E anche oggi, per i piccoli “apriglianesi” si è materializzato l’incantesimo liberatorio. La favola come must.

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