Il Papa alle 16 si recherà in piazza di Spagna al monumento dell’Immacolata offerto dal re di Napoli Ferdinando II
COSENZA – Con il giorno dell’Immacolata, si aprono ufficialmente le festività natalizie. L’8 dicembre è il giorno proclamato da Pio IX nel 1854 attraverso la bolla “Ineffabilis Deus”. Un testo in cui si legge: “La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale”. La Chiesa cattolica spiega che Dio ha “scelto gratuitamente Maria da tutta l’eternità perché fosse la Madre di suo Figlio; per compiere tale missione è stata concepita immacolata“. La Madonna è esente dal peccato originale, in modo che il suo grembo rappresenti la dimora per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo.
Da allora ogni Papa, in questo giorno, si reca personalmente in piazza di Spagna, la monumento dell’Immacolata offerto dal re di Napoli Ferdinando II, per deporre ai piedi della Vergine un cesto di rose bianche. Anche oggi Papa Francesco rinnoverà il rito e si recherà davanti alla colonna dove svetta la scultura in bronzo della Beata Vergine Maria nel piazzale Mignanelli, alla cui sommità in i vigili del fuoco deporranno una ghirlanda di fiori. L’arrivo del Pontefice è previsto alle 16, accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis e dalla sindaca di Roma Virginia Raggi.
L’Immacolata, però, non è solo festa liturgica, ma anche occasione conviviale. Il pranzo di oggi è l’inizio ufficiale dei banchetti delle festività natalizie, che in Calabria, terra ricca di gusto e che della convivialità ha fatto la sua forza, trovano la massima espressione. Tutto è iniziato ieri alla vigilia, tra cuddrurieddri, cullurielli, grispelle e vecchiareddre – dal calabrese ciambelle i primi e panzerotti con alici gli ultimi – rigorosamente fritti, al pranzo di oggi, che la tradizione vuole, a seconda delle zone, di pesce o carne. Oggi sulle tavole dei calabresi non mancheranno i piatti tipici della cucina nostrana, il buon vino autoctono, che negli anni ha acquisito sempre maggiore qualità, e i dolci. Dunque, non resta che sedersi a tavola, godersi le pietanze e il clima familiare, con buona pace delle diete e dei consigli dei nutrizionisti. Dal 6 gennaio, poi, tutti a dieta e in palestra.

