Per scegliere il candidato del Movimento Cinquestelle alle prossime regionali, sia in Calabria che in Emilia Romagna, gli iscritti potranno esprimere la propria opinione sulla piattaforma Rousseau dalle 12 alle 20 di oggi. Il deputato calabrese Misiti stigmatizza la decisione di far scegliere il candidato online
ROMA – Sul blog del movimento si legge “Abbiamo deciso di sottoporre agli iscritti la decisione riguardante la partecipazione alle imminenti elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria”. E gli iscritti potranno votare online dalle 12 alle 20 di oggi, giovedì 21 novembre. “Abbiamo consultato le persone che portano dalla prima ora sulle spalle questo Movimento, e tutti concordano che serva un momento di riflessione, di standby. Ma decidiamo insieme”
Di Maio avverte gli iscritti sulle difficoltà di coniugare una campagna elettorale al momento di profonda “riflessione” che attraversa il Movimento. E nel post dove si annuncia il voto su Rousseau il Movimento conferma, per marzo, gli Stati generali che genereranno una nuova Carta dei Valori. “Sarà un momento di rinascita”, promettono dal blog dove si ribadisce che, entro dicembre, sarà in campo il team di 18 facilitatori che costituiscono la nuova struttura pentastellata.
Il deputato calabresei del M5S Misiti: “anche a costo di rischiare, bisogna esserci alle regionali”
“Il voto online di oggi che Luigi Di Maio ha chiesto agli iscritti sulla piattaforma Rousseau per decidere se presentare liste in Calabria alle prossime elezioni regionali mortifica noi parlamentari ed il lavoro che abbiamo fatto nell’affannosa ricerca di un candidato autorevole da candidare alla presidenza”. Massimo Misiti, deputato calabrese del Movimento Cinquestelle, non usa mezze misure nello stigmatizzare la decisione di ricorrere al voto online per stabilire se M5s debba o meno presentarsi con propri candidati alle regionali in Calabria e in Emilia Romagna.
“Diciamolo con estrema franchezza: stiamo attraversando un momento difficile. Un periodo di crisi d’identità – continua il deputato – che ha reso complicato individuare una figura di spicco capace, in Calabria, di interpretare lo spirito e le idee del Movimento. Ora che ci siamo riusciti, delegare agli iscritti di tutta Italia una decisione politica di questa valenza relativa al nostro territorio, equivale a disconoscere il ruolo che gli stessi iscritti e gli elettori calabresi ci hanno attribuito nel momento in cui hanno deciso di mandarci in Parlamento come loro portavoce. È inammissibile pensare che chi non abita in Calabria, chi non conosce la nostra realtà possa decidere, con un voto online, se si possa o meno partecipare alle consultazioni amministrative. Abbiamo il dovere di partecipare alla competizione elettorale calabrese, anche se questo significa rischiare qualcosa. Le battaglie vanno combattute, se si crede in quello per cui si combatte. Altrimenti si rischia di passare per codardi. E noi non lo siamo”.

