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Ambulanze in provincia di Cosenza non retribuite da un anno e mezzo

L’Asp di Cosenza non paga, la Misericordia denuncia: “E’ un complotto”

DIAMANTE (CS) – “Dopo oltre un anno e mezzo l’associazione non è stata ancora pagata. Ormai quella della Congregazione di Misericordia di Diamante è una storia che sa più di un complotto che dura da anni piuttosto che un semplice e casuale disservizio. Quella dei mancati o ritardati pagamenti da parte dell’ASP di Cosenza a favore dell’associazione dell’alto Tirreno cosentino è, infatti, diventata una costante che ha accompagnato l’associazione per tutta la durata della sua vita istituzionale indipendentemente che il servizio riguardasse il 118 o il trasporto di pazienti sottoposti a dialisi. E’ a quest’ultimo servizio che si riferisce l’enorme ritardo nel pagamento delle spettanze per il servizio di accompagnamento dializzati prestato tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.

 

 

Questa vicenda, che assume sempre più i connotati di una situazione che di casuale e di coincidenza non ha nulla, non finisce qui, anzi questo è solo l’inizio. Innanzi tutto la Misericordia di Diamante è l’unica associazione che, a distanza di oltre un anno e mezzo, non vede pagato quanto dovuto dall’ASP di Cosenza mentre le altre associazioni che gestiscono servizi per la stessa ASP non hanno avuto problemi al riguardo; le ricevute per il servizio prestato, inoltre, sono state regolarmente liquidate dal competente ufficio che gestiva il servizio di accompagnamento dei pazienti dialitici ai cui vertici era la dottoressa Erminia Pellegrini, oggi posta alla guida dell’intera ASP di Cosenza.

 

 

L’iter per il pagamento finale, però, ha trovato il suo intoppo nel passaggio dei provvedimenti di liquidazione dall’ufficio della Pellegrini a quello dei servizi finanziari diretto dalla De Ciancio; ufficio presso il quale ogni motivazione del ritardo, fornita ai vertici della Misericordia, ha trovato puntuale smentita in seguito a verifiche effettuate dagli stessi vertici. “Una scusa dopo l’altra, una motivazione dopo l’altra, un pretesto dopo l’altro che ogni volta sono stati smentiti da nostre verifiche; uno scarica barile tra l’ufficio servizi finanziari e l’ufficio allora gestito dalla Pellegrini, un ping pong che puntualmente riportava la palla all’ufficio servizi finanziari, alla De Ciancio e agli altri impiegati del suo ufficio; tra mandati di pagamento tornati indietro e non risultanti, tra incertezze varie e necessità di verifiche da parte sempre dello stesso ufficio siamo arrivati ad oltre un anno e mezzo di distanza dai provvedimento di liquidazione delle nostre ricevute senza che quei provvedimenti abbiano trovato pagamento.

 

 

Se non è un complotto contro di noi questo; impossibile, infatti, che tutte le coincidenze di errori, malfunzionamenti o altri motivi gravino sempre in capo alla nostra associazione per anni e anni e che l’iter si blocchi sempre quando si arriva alla De Ciancio e al suo ufficio. Troppe coincidenze tra loro sempre concordanti.” Questa l’esternazione dei vertici della Misericordia di Diamante che pur avendo, nel corso di quindici anni di servizio, garantito efficienza e professionalità su tutto il territorio ha deciso di sospendere ogni attività a causa di simili intralci al buon andamento dei suoi servizi di istituto dei quali ne ha sempre usufruito la stessa ASP e tutta la popolazione dell’alto Tirreno cosentino.

 

 

Le dichiarazioni dei responsabili dell’associazione terminano con un appello alla dottoressa Erminia Pellegrini, attuale responsabile dell’ASP di Cosenza: “Considerato che la dottoressa Pellegrini è stata parte attiva nell’iter di liquidazione e che conosce bene tutte le difficoltà dovute ad una opinabile gestione dell’ufficio servizi finanziari nei nostri confronti, come i fatti dimostrano ampiamente, rivolgiamo a lei l’appello di essere parte attiva nella definitiva risoluzione di un problema che non ha alcun motivo di esistere. Speriamo che il nostro appello venga recepito e porti ad una pronta risoluzione dell’inesistente ostacolo frapposto”.

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