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Aggressione nella Villa Nuova di Cosenza, fermato l’assassino

Arresto in aeroporto

 

ROMA – Nel pomeriggio di ieri, all’interno degli uffici di Polizia dell’aeroporto di Fiumicino, i militari della Compagnia Carabinieri di Cosenza unitamente a personale della PolAria di Fiumicino hanno proceduto alla notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Oktawian Julian Gorczyk, difeso dall’avvocato Fabio Parise del foro di Cosenza, ritenuto responsabile della morte, per omicidio preterintenzionale, di Marek Karol Cielinski, avvenuto il 31 luglio 2018 nella Villa Nuova di Cosenza. L’epilogo odierno è il frutto di una serie di attività protrattesi nell’ultimo anno per la ricerca e l’arresto della persona destinataria del provvedimento restrittivo, rintracciata ed arrestata su mandato d’Arresto Europeo emesso dal Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura che aveva incaricato i militari dell’Arma per le ricerche in ambito Europeo. E di fatti, in data 25 luglio 2019, nell’ambito della cooperazione tra le Forze di Polizia Europee attivata, la Polizia Polacca lo ha fermato all’aeroporto di Varsavia mentre rientrava dall’Olanda.

 

 

Le indagini scaturite a seguito della morte presso l’ospedale Annunziata di Cosenza del cittadino polacco, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza e condotte dai Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale, avevano permesso di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza nei confronti del cittadino polacco ritenuto responsabile dell’omicidio preterintenzionale del connazionale. In particolare, il 31 luglio 2018, presso la Villa Nuova di Cosenza Marek Karol Cielinski era stato rinvenuto a terra, privo di sensi ed in una pozza di sangue all’altezza della nuca, dal personale medico del 118 che lo aveva trasportato d’urgenza in ospedale dove, ricoverato in prognosi riservata per un gravissimo trauma cranico con emorragia extradurale, è deceduto il giorno successivo alle 17:30. Data l’assenza di documenti e la causa violenta della morte, i medici hanno contattato i carabinieri i quali avviano di concerto con l’autorità giudiziaria hanno avviato tutti gli accertamenti del caso.

 

 

Nello specifico, alcuni testimoni presenti ai fatti, tutti di origine straniera, dopo alcuni tentennamenti iniziali dovuti al timore di possibili ritorsioni da parte dell’aggressore, hanno permesso con dovizia di particolari di ricostruire l’accaduto. Quel giorno, i due connazionali si erano riuniti come di consueto nella villa comunale per bere alcool insieme ad altri conoscenti, la maggior parte disoccupati e senza fissa dimora. All’improvviso, senza un chiaro motivo, Oktawian Julian Gorczyk avrebbe sferrato un pugno violento al volto di Marek Karol Cielinski facendolo cadere a terra e battere la testa contro il gradino in marmo del monumento centrale. Le indagini condotte dai militari con doviziosa cura si sono rilevate fin da subito particolarmente difficili sia per il contesto in cui è maturato l’evento che per le modalità con cui si è verificata la morte. Intanto, siccome la vittima era sola e non aveva alcun parente reperibile in Italia, i carabinieri per il tramite delle autorità consolari, hanno rintracciato ed informato dell’accaduto i familiari in Polonia.

 

Nel concordare con la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica di Cosenza che recepiva in pieno i gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla Stazione di Cosenza Principale, l’Ufficio G.I.P. del Tribunale, in data 23 gennaio 2019 ha emesso l’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dell’indagato. Data la repentina partenza del destinatario del provvedimento, i carabinieri hanno attivato immediatamente ogni canale info investigativo per rintracciarlo, appurando che lo stesso da tempo aveva lasciato il territorio nazionale unitamente alla compagna per recarsi nei paesi del nord Europa, dove poteva contare sull’appoggio di alcuni parenti. La Procura di Cosenza, ricevuta tale comunicazione, ha richiesto ed ottenuto immediatamente un mandato di arresto europeo, delegando per il rintraccio e l’esecuzione i militari della Compagnia carabinieri di Cosenza. Immediatamente sono stati attivati tutti i canali di collaborazione internazionale di Polizia. Tramite il Ministero dell’Interno – Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio di Cooperazione Internazionale – Interpol ed Europol, è iniziata una serie di scambi di informazioni con l’Arma dei Carabinieri, finalizzate alla ricerca e cattura con specifici atti informativi tramite Banca Dati Schengen, con “Alert” di Cattura del ricercato.

 

 

In aggiunta, di concerto con la Procura di Cosenza, è stata avviata un’ulteriore attività investigativa con monitoraggio dei social network utilizzati dai parenti del ricercato, costatando che lo stesso stava viaggiando tra Amsterdam e la Polonia. Pertanto, è stata avviata una fitta rete di scambi informativi con le Polizie locali, anche per il tramite del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Ufficio Criminalità Organizzata, fino a giungere all’epilogo odierno. Infatti, tramite apposito “Alert” si è potuto riscontrare che l’interessato, da Amsterdam si stava spostando in aereo per raggiungere la Polonia, dove la polizia polacca è riuscita a fermarlo nell’aeroporto di Varsavia ed a trattenerlo nei propri uffici. L’arrestato, dopo aver terminato l’iter procedurale, il 7 agosto è stato consegnato alle Autorità di Polizia Italiane per l’estradizione avvenuta per il tramite del personale della Direzione Centrale di Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – III Divisione Interpol. Ad attenderlo presso l’aeroporto di Fiumicino gli uomini dell’Arma dei Carabinieri e della PolAria che hanno  proceduto alla notifica dell’ordinanza cautelare. Espletate le formalità di rito, il presunto assassino è stato tradotto presso la casa Circondariale di Rebibbia in attesa di giudizio.

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