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Paola festeggia solennemente il suo Santo: oggi è la giornata conclusiva

San Francesco di Paola è venerato ovunque, in Italia e all’estero i suoi devoti oltre Pollino e oltre Stretto gli rendono grandi onori.

PAOLA (CS) – Ricorre quest’anno il 5° centenario della canonizzazione di San Francesco di Paola, noto per la sua dedizione al popolo. Le principali funzioni religiose sono: l’accensione della lampada votiva, che celebra il patronato di san Francesco sulla Regione Calabria (2 maggio); il Patrono della gente di mare viene ricordato il 3 maggio in occasione della benedizione del mare con il santo Mantello; il 4 maggio – culmine di tutti i festeggiamenti – il busto argenteo del Patrono della città di Paola viene portato a spalla in processione per le vie cittadine. Al ricco programma religioso, nella città vestita a festa, si affianca un programma civile caratterizzato da fiere, concerti musicali pubblici, spettacoli pirotecnici.

La Festa

Il motivo di questa festa è molto antico; risale, infatti, all’evento della canonizzazione, avvenuta il 1° maggio del 1519.
Erano passati soltanto dodici anni dalla morte in Francia di Francesco di Paola, quando papa Leone X, dopo un regolare processo canonico, lo volle innalzare agli onori degli altari. La notizia a Paola arrivò solo tre giorni dopo, motivo per cui i cittadini Paolani continuano a festeggiare solennemente il loro Santo il 4 maggio. Nel corso dei secoli, la festa di maggio continuò ad essere celebrata in aggiunta a quelle che fanno memoria della nascita (27 marzo), della morte (2 aprile) e della protezione del Santo alla sua città in occasione di devastanti terremoti. Fu, però, solennizzata a partire dal 1904, anche per festeggiare il ritorno dei padri Minimi nel Convento di Paola, dal quale erano stati allontanati a seguito dell’Unità d’Italia e fino al 1901 a causa del decreto di soppressione degli ordini religiosi.

La sua vita

San Francesco di Paola, il Santo dei Miracoli,  fondatore dell’Ordine dei Minimi. Nasce a Paola, il 27 marzo 1416. Fin da piccolo Francesco era particolarmente attratto dalla pratica religiosa. Un periodo vissuto nel convento francescano di San Marco Argentano mette in evidenza le sue attitudini mistiche, compresi quei fenomeni soprannaturali che lo accompagneranno durante tutta la sua vita. Dopo un pellegrinaggio con la famiglia con meta principale Assisi, inizia un periodo di vita eremitica, che suscita lo stupore e l’ammirazione dei suoi compaesani. Nel 1435, altri si uniscono a lui, riconoscendolo come guida spirituale. Inizia così l’esperienza, tuttora in corso, dell’Ordine dei Minimi fatta di preghiera e di estrema austerità. Il 17 maggio 1474, Papa Sisto IV riconosceva ufficialmente il nuovo ordine con la denominazione: “Congregazione eremitica paolana di San Francesco d’Assisi”. Con l’approvazione, gli eremitaggi sul modello di quello di Paola, fioriscono in Calabria e in Sicilia. Francesco, che nel frattempo si era stabilito a Paterno Calabro, diviene un punto di riferimento essenziale per la gente e per i poveri della sua terra. Sono la dedizione totale a Dio, la fedeltà alla Chiesa e la passione per l’uomo, i tratti fondamentali e sempre attuali della vita e dell’opera di san Francesco di Paola. In particolare, le sue “coraggiose prese di posizione a favore della giustizia” sono di esempio all’uomo di oggi che nell’amore al prossimo può testimoniare la propria fede, in un tempo in cui si alzano, piuttosto, muri non solo fisici nei confronti ad esempio dei migranti.

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