I due risultano irreperibili da oltre 72 ore. Gli investigatori indagano per capire se si tratta di un allontanamento volontario o una ‘trappola’ omicida
VIBO VALENTIA – Sono scomparsi da ieri il 32enne Antonio Pardea e Bartolomeo Arena di 43 anni. Entrambi di Vibo Valentia, secondo le prime ipotesi ancora da accreditare, si sarebbero allontanati volontariamente dalla propria abitazione. Pardea condannato per estorsione e associazione mafiosa in quanto ritenuto affiliato al clan dei Lo Bianco è sottoposto al regime di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Vibo Valentia. Appare quindi inspiegabile la sua scelta di andare via con il suo amico rischiando di aggravare la propria posizione, a meno che non si considerino le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Andrea Mantella che prima di ‘pentirsi’ era particolarmente legato a Pardea e del ‘collega’ Raffaele Moscato. Quest’ultimo avrebbe rivelato ai pm dell’Antimafia come per depistare inquirenti e nemici il metodo più funzionale adottato è quello di far perdere le proprie tracce e fingersi vittime di lupara bianca. Pardea già nel 2010 si era reso irreperibile per poi essere rintracciato dai carabinieri nel Comune di Galatro in provincia di Reggio Calabria. I carabinieri della Compagnia e del Nucleo radiomobile di Vibo Valentia sono al lavoro per rintracciare i due scomparsi.
L’auto con la quale erano usciti è stata ritrovata tra le campagne di Angitola zona al confine con Lamezia Terme teatro di numerosi eccidi. Il clan Lo Bianco come noto era subentrato nel ‘controllo’ del territorio vibonese dopo il declino della famiglia Pardea che fino alla fine degli anni Settanta era ritenuta la cosca egemone della zona. Pardea però in carcere, da quanto riferito dai collaboratori di giustizia, avrebbe avuto problemi con i Piscopisani. Bartolomeo Arena invece è noto alle cronahe per aver tentato di uccidere a colpi di arma da fuoco il figlio di un affiliato ai clan di Sant’Onofrio. Suo padre morì vittima di lupara bianca nel 1985 e suo cugino Giuseppe Pugliese Carchedi fu assassinato oltre dieci anni fa dai Piscopisani. Attualmente, però, la figura di Bartolomeo Arena secondo gli investigatori non era ritenuta affatto ‘scomoda’ negli ambienti criminali vibonesi. Resta ora da capire se i due amici abbiano intenzionalmente fatto perdere le proprie tracce o siano caduti in una ‘trappola’ omicida.

