Quando cambia l’ora legale 2019? Nella notte tra il 30 e il 31 marzo. Perderemo 60 minuti di sonno, ma li guadagneremo in luce con le giornate ancora più lunghe. L’ora solare come sempre alla fine del mese di ottobre
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COSENZA – In concomitanza della bella stagione e come sempre avviene nell’ultima settimana di marzo, torna l’ora legale per sfruttare al massimo la luce natuale. Alle 02.00 della notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, dunque, lancette spostate in di avanti di un’ora. Introdotta per risparmiare sul consumo energetico e usata durante la guerra nel 1916 e dal 1940 al 192, in Italia l’ora legale fu adottata definitivamente nel 1966. L’ora legale è una convenzione di oltre un secolo fa ed adottata da tutti i paesi dell’Unione Europea. Tuttavia, il passaggio dall’ora solare a quella legale per alcuni è causa di malessere con conseguenze pari a quelle del jet-lag. Per i successivi 3 o 4 giorni si potrebbe accusare maggiore sonnolenza al mattino, difficoltà di concentrazione, stress, stanchezza e irritabilità.
Terna – la società che gestisce la rete elettrica italiana – ha rilevato che l’ora di luca naturale in più ci farà guadagnare qualcosa come 550 milioni di chilowattora con un risparmio all’ambiente equivalente di 320.000 tonnellate in emissioni di anidride carbonica. Una cifra pari al consumo elettrico medio annuale di circa 200.000 famiglie.
Il cambio dell’ora? Ne guadagna anche il portafogli – L‘ora legale consente di risparmiare luce elettrica in favore di luce solare per molti mesi. Proprio per questo motivo la Codacons vorrebbe adottare l’ora legale in modo permanente tutto l’anno. In questo modo, non solo si risparmia, ma si inquina anche meno. L’ora solare tornerà la notte fra sabato 27 ottobre e domenica 28 ottobre 2019.
L’abolizione dell’ora legale
Il passaggio dall’ora legale a quella solare è stato anche oggetto di discussione nella Commissione europea che ne ha chiesto l’abolizione. Il 12 settembre 2018 il presidente Juncker ne ha proposto la sua abolizione mettendo fine all’obbligo del passaggio. Ciascuna nazione, secondo la proposta, dovrebbe decidere se adottare l’orario solare tutto l’anno oppure quello legale e comunicarlo alla Commissione entro il mese di aprile del 2019. Tra luglio e agosto dello scorso anno, oltre 4 milioni e mezzo di cittadini hanno risposto ad una consultazione promossa da alcune nazioni del nord Europa per abolirne il passaggio: il 76% si è detto favorevole. Alla fine la proposta è andata nel dimenticatoio e per ora, dunque, non vi sarà nessuna abolizione.
