Cerimonia di consegna di sette defibrillatori al comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza. Un’arma in più, da oggi, per salvare una vita umana
COSENZA – Impavidi, guerrieri, eroi e angeli, professionisti della sicurezza ma anche uomini che per salvare il prossimo devono tutelarsi. Un lavoro che logora, mani che lottano contro le fiamme, le lamiere taglienti, che scavano nella terra, che arrampicano sulla roccia, che si bagnano durante gli alluvioni, gli allagamenti. Uomini che indossano la divisa del Tricolore perchè hanno giurato fedeltà allo Stato ma soprattutto agli italiani, al prossimo, di esserci sempre. Uomini e donne che al mattino salutano i figli, la famiglia, per andare ad abbracciare l’altra famiglia: i bisognosi, senza sapere se faranno ritorno alla sera. Questa è la missione che hanno scelto i vigili del fuoco il giorno in cui hanno giurato di tendere sempre la mano al prossimo, finchè le forze lo permetteranno. Ed è proprio per questo che oggi si è voluto celebrare un momento importante per l’intera collettività: la consegna dei defibrillatori che serviranno a salvare gli stessi vigili del fuoco oltre alle persone che ne avranno bisogno.
Una consegna che arriva in un momento storico per i vigili del Fuoco; infatti, oggi il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, istituito da Vittorio Emanuele III con il Regio Decreto Legge n. 333 del 27 febbraio 1939, compie 80 anni di attività!
La cerimonia di consegna si è tenuta nel comando provinciale di Cosenza alla presenza del comandante Provinciale dei vigili del Fuoco Massimo Cundari, del prefetto di Cosenza Paola Galeone, del Dirigente Generale della Regione Calabria dei Vigili del Fuoco, il comandante Marco Ghimenti, del presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino. Prima di formalizzare l’atto di donazione tra la Banca Mediocrati e il Comando Provinciale di Cosenza, il comandante Cundari ha tenuto a ringraziare le Istituzioni presenti, tra cui anche il Procuratore capo della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla,
SIAMO UOMINI E DONNE ADDESTRATI PER AFFRONTARE IL PERICOLO
Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Massimo Cundari spiega che i vigili del fuoco sono già addestrati per prestare soccorso anche sotto il profilo sanitario del “primo soccorso”. «Già durante il corso di ingresso di formazione presso le scuole centrali a Roma Capannelle e presso i poli didattici, sin dal 2004 e durante anche l’attività formativa che segue i vigili del fuoco durante la loro vita professionale, durante il retraining, il mantenimento a cui ci sottoponiamo periodicamente. Noi vigili del fuoco interveniamo in tutti gli scenari incidentali di pericolo: incendi generici, di bosco e macchia mediterranea, alluvioni, incidenti stradali, terremoti, dissesti statici, incidenti industriali che quotidianamente fanno parte della vita di tutti noi, della nostra società, del vivere quotidiano.
Ma dobbiamo ricordarci e lo ricordo a tutti – sottolinea Cundari – che noi non siamo fatti di acciaio, non siamo indistruttibili, possiamo sembrare eroi ma in realtà siamo uomini e donne che professionalmente sappiamo affrontare il pericolo in quanto addestrati per questo. Ricordo a tutti che i vigili del fuoco effettuano interventi che durano ore; pensate alla campagna boschiva Aib 2017: si usciva la mattina e si rientrava la sera sfiniti; ore di battaglia contro le fiamme su terreni impervi; disidratazione, stanchezza, affaticamento erano il pane quotidiano. Sforzi che ovviamente possono determinare fisicamente cali di prestazione, affaticamento. Ecco in questo quadro ho immaginato che la nostra partenza di primo intervento i mezzi che noi chiamiamo tecnicamente Aps dovesse essere munita di presidio più semplice di intervento di primo soccorso: la possibilità di essere autonomi e prestare nell’immediato ai nostri operatori soccorso per problematiche legate alla cardioprotezione. Siamo formati in questo, siamo operatori di primo soccorso sanitario. Però gli approvvigionamenti non sono adeguati a quello che sono le nostre richieste».
IL VICE COMANDANTE E L’ARRESTO CARDIACO: SALVATO DAI COLLEGHI E DALL’USO DEL DEFIBRILLATORE
«Ho ritenuto indispensabile fare fronte e cercare, chiedere vedere se fosse possibile una soluzione in questi termini – continua nel suo discorso Cundari – . Ovviamente è innegabile che un impulso forte sia nella mia volontà di perseguire questo obiettivo, ma soprattutto l’effetto mediatico che ha avuto lo ha certamente rivestito l’evento che l’8 gennaio ci ha visto protagonisti nei nostri uffici. Il mio vice, l’ingegnere Francesco Citrigno è stato colpito da un arresto cardiaco. E solo la nostra presenza ha consentito prima con un massaggio cardiaco e subito dopo con l’uso del defibrillatore presente nei nostri uffici di salvare il nostro collega.
Credetemi tutti i medici, ad iniziare dai sanitari del 118 intervenuti successivamente, al reparto di cardiologia e terapia intensiva dell’azienda ospedaliera di Cosenza hanno ripetuto la stessa frase: “Bravi, bravi, avete salvato il vostro collega con l’utilizzo del defibrillatore”…”Devi la vita ai tuoi colleghi (i sanitari si rivolgono al vicecomandante Citrigno, ndc)”. In quest’ottica il mio sogno e quello dei miei colleghi ha trovato nuovi impulsi. Ma per realizzare i sogni c’è bisogno anche di qualcuno che riesca a materializzarli. Questo qualcuno è stata la BCC Mediocrati.
E sono bastati almeno 15 minuti, credetemi di un incontro tra me e il presidente Nicola Paldino per la descrizione del mio progetto. Come ogni buon manager ha visto, sapendo di riconoscere nelle istituzioni del corpo nazionale che mi onoro di rappresentare in questa città e provincia, professionisti che lavorano per la sicurezza del cittadino. Questo sogno, l’aumento del livello di sicurezza dei nostri operatori lì dove svolgono il lavoro, si è realizzato con la donazione di sette defibrillatori grazie alla sensibilità del presidente Paldino e al consiglio di amministrazione.
Avete dimostrato di essere vicini al corpo nazionale. Di pensare che un domani il vostro dono potrà salvare delle vite che siano vigili del fuoco o cittadini normali. La velocità con cui avete dato una risposta alla nostra richiesta vi accomuna a noi vigili del fuoco. Noi dobbiamo prendere decisioni immediate nel giro di pochi secondi. I nostri capisquadra durante l’intervento, in situazioni difficili devono decidere in un lasso di tempo brevissimo. Velocità d’intervento e lavorare con passione e dedizione . Metter a rischio la nostra vita per salvare quella degli altri. Faremo tesoro di questa donazione.
PALDINO BCC: ABBIAMO FATTO QUALCOSA D’IMPORTANTE
«Il comandante mi ha emozionato. Ha descritto brevemente come è avvenuto l’incontro. E’ stato veramente un lasso di tempo breve per decidere su questa richiesta che era effettivamente importante. Donare oggi sette defibrillatori al comando dei vigili del fuoco, donare dei salvavita a chi è preposto a salvare le nostre vite nel quotidiano ci inorgoglisce rispetto ad altri defibrillatori che abbiamo donato alle scuole, ai Comuni: ne abbiamo donato tanti. Ma ai vigili in modo particolare ci rende più responsabili di aver fatto qualcosa di importante a coloro che quotidianamente, lo diceva il comandante prima, spendono la loro vita, il loro impegno per salvare le nostre vite.
Quindi un attrezzo salva vita ci rende veramente orgogliosi. Il comando dei vigili del fuoco è un presidio importante. Seguiamo i loro interventi nel quotidiano nelle emergenze, disastri, alluvioni, Ovunque. Quindi una banca di comunità non può non assisterli per un bisogno e questo è un bisogno. Magari avrebbe dovuto farlo lo Stato, ma una banca di comunità fa pure queste cose perché noi viviamo di territorio e doniamo al territorio quello che ci dà. Per cui il connubio tra la banca di comunità e il comando dei vigili del fuoco ci sta tutto perché noi viviamo del lavoro dei vigili del fuoco, dai sacrifici dei nostri operatori che sono presenti anche nel comando dei vigili del fuoco. Restituiamo quello che il territorio ci dà. Questo è il legame tra la banca di Comunità “ai propri amministrati”. Apprezziamo come i vigili di questo comando hanno gradito con la loro presenza questo dono assolutamente spontaneo e anche rapido nella decisione della donazione»
IL COMANDANTE REGIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO GHIMENTI: FARE PREVENZIONE E’ CRESCITA CULTURALE DI UNA SOCIETA’
«Questo evento che da solo già dice tutto quanto, mi fa pensare ad alcune cose: sul territorio provinciale c’è una forma di collaborazione e interazione che non fa altro che rendere onore ai protagonisti ma a tutti coloro che con essi collaborano. E poi sicuramente riusciamo a dare un senso a parole che sono usate “a fare sistema”, “sinergia”, “gioco di squadra”, “collaborazione”, però poi alla fine sono questi gli aspetti concreti di quelli che a volte possono essere solo accenni verbali». Ghimenti nel suo intervento loda l’iniziativa e parla di prevenzione
115 centro di formazione per il rilascio all’autorizzazione all’utilizzo del defibrillatore
«Come ruolo di direttore regionale della Calabria dei Vigili del Fuoco ritengo che sia anche un qualcosa di importante per la provincia di Cosenza, ma anche per la regione, perché terrei a farlo presente qualora non fosse noto, che la Regione Calabria, dipartimento Tutela Salute ha accreditato la direzione regionale dei vigili del fuoco come centro di formazione per il rilascio all’autorizzazione all’utilizzo dei defibrillatori in campo extra ospedaliero. E quindi questa è la ciliegina sulla torta perché effettivamente rappresenta la dotazione di quegli strumenti per i quali potenzialmente c’è una capacità e possibilità di lavorare sul territorio.
L’altro aspetto è legato alla prevenzione perché poi questo è uno strumento che in fondo ci auguriamo di non usare mai, però entra nella forma della prevenzione di tutela che mentalmente a livello coscienziale è un qualcosa in più come consapevolezza del personale. La prevenzione come tutti gli aspetti più silenti e meno eclatanti è un qualcosa che esalta il livello di crescita culturale di una società civile. Quando si lavora sulla prevenzione, secondo me, si è un passo avanti rispetto a quando si lavora su interventi in urgenza. E’ la risposta più importante – conclude Ghimenti – che si possa dare al personale che è in prima linea perché sono continuamente alla ricerca di strumenti e dotazioni per fare meglio il soccorso agli altri; è una consapevolezza di un qualcosa in più che tutela loro stessi nell’ambito dell’intervento. Penso che la giornata così come organizzata dal Comando e le presenze siano il sigillo più autorevole e piacevole per sottolineare l’importanza di questo evento»
IL PREFETTO GALEONE: «LA MIA MISSION, SINERGIA TRA PUBBLICO E PRIVATO. IL NUOVO VOLTO DELLA PREVENZIONE»
«L’evento di oggi, come diceva prima il direttore regionale dei vigili del fuoco, vede al tavolo delle persone che rappresentano le Istituzioni ad alti livelli e questo è il segnale dell’importanza – interviene il prefetto di Cosenza Paola Galeone a conclusione dell’iniziativa- . Nel momento in cui io mi sono insediata a Cosenza come prefetto della provincia, ho detto sempre nella mia mission che non si può amministrare un territorio soltanto con le istituzioni, ma per dare quel valore aggiunto al territorio c’è bisogno di lavorare insieme con la parte sana che è la parte del privato».
La geografia del territorio cosentino
«E quindi oggi la realizzazione di questo evento è sicuramente in linea con quella che è stata la mia mission perché noi abbiamo le idee, abbiamo tutto però a volte ci manca qualcosa – prosegue la Galeone –. Qualcosa che oggi si realizza, grazie al presidente, non solo per il lato economico ma per la sensibilità. Oltretutto dobbiamo ricordare una cosa a noi stessi: anche la geografia della provincia di Cosenza. Io ricordo che durante l’alluvione di Benevento una signora nel momento in cui i vigili del fuoco sono andati a metterla in salvo, alla fine per lo spavento ha avuto un arresto cardiaco.
Noi abbiamo un territorio di montagna che per poter raggiungere un centro ospedaliero ci vuole un’ora. Quindi quell’attimo, come a volte leggiamo sui libri l’importanza dell’effetto tempo: un minuto, due minuti. Ebbene qui l’effetto tempo quando parliamo di problemi cardiaci dell’emergenza, è fondamentale. Noi possiamo salvare realmente una vita e, quindi, con tutti coloro i quali fanno il corso di formazione e i vigili del fuoco, abbiamo visto, sono esperti e professori in campo.
Quindi presidente – sottolinea il prefetto di Cosenza -veramente grazie. Voi vedrete nel tempo, perché purtroppo ci saranno anche quegli eventi, ci sarà una persona che dirà “grazie”; e in quel momento voi avrete salvato una vita. Io credo e ringrazio tutto il consiglio di Amministrazione per avere avuto questo acume però, consentitemi di ringraziare il comandante Cundari perché è una persona speciale, non solo perché è un bravo comandante dei vigili del fuoco, ma perché ha sempre abbinato quella sensibilità che gli da un valore aggiunto e lo rende straordinario . E poi rivolgendosi al presidente Paldino “io mi auguro che le vostre iniziative siano sempre molto diffuse sul nostro territorio”.
L’Istituzione cambia volto
“D’altra parte è anche cambiato il nostro ruolo di istituzione – spiega Paola Galeone -. Saluto il procuratore Facciolla, cinque minuti fa eravamo insieme in prefettura per risolvere un problema importante quale quello dei depuratori. Ciò vuol dire che il Procuratore non è soltanto colui il quale emette gli atti e scrive sul registro degli indagati o il prefetto è colui il quale sospende solo le patenti. Probabilmente noi vogliamo lavorare, ci teniamo e siamo qui, siamo con voi per lavorare con un nuovo volto della prevenzione.
Poi ci sarà anche, purtroppo, il momento della repressione, ma quello appartiene alla vita; ma penso che se questo tavolo oggi sia così fortemente rappresentativo e se noi siamo qui e abbiamo deciso di farlo insieme, di veicolare questo momento agli organi di stampa, vuol dire che se vogliamo far fare al nostro territorio e alla collettività quel salto di qualità, come diceva il direttore regionale la sinergia, qui oggi si realizza praticamente. Se non ci fosse stata quella sinergia tra il pubblico e il privato quest’oggi, una vita domani sarebbe stata persa in una campagna. Grazie a tutti noi per avere avuto quest’occhio sul futuro per salvare una vita umana.
La cerimonia si è conclusa con con la firma del passaggio di consegna dei defibrillatori tra il comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza e la Bcc Mediocrati
IMPAVIDI VIGILI DEL FUOCO SIMBOLO DI INTEGRITA’ E SACRIFICIO
FOTO CERIMONIA CONSEGNA DEFIBRILLATORI INSIEME AI VIGILI DEL FUOCO

