Da oltre 50 anni ci sono famiglie che occupano alloggi di emergenza di 36 mq costruiti a suo tempo a seguito dell’alluvione del 1956 non accatastati e non accatastabili
COSENZA – «Su mia richiesta in data odierna, si è riunita la commissione consiliare Controllo e Garanzia sotto la presidenza del consigliere Giovanni Cipparrone, per esaminare la situazione anomale che si è determinata a seguito di numerose richieste a mezzo lettere raccomandata che l’amministrazione a inviato a tutte quelle famiglie che da oltre 50 anni occupano alloggi di emergenza di 36 mq costruiti a suo tempo a seguito dell’alluvione del 1956». A scrivere una nota il consigliere comunale Massimo Gullo
Si tratta di case non accatastate e non accatastabili, che dovevano essere cedute a titolo non oneroso a coloro che li occupavano e li occupano in via provvisoria, nell’attesa che per loro si realizzassero alloggi più adeguati alle normative di legge. Ma per più di 50 anni sono rimaste solo un fiume di parole e tante false promesse.
Con questo atto “disumano” l’amministrazione comunale tende a fare cassa, generando notevole allarme fra le famiglie con condizioni economiche precarie e che sono costrette a vivere ed abitare nell’umidità, nel degrado, in promiscuità e senza adeguati servizi igienico sanitari.
E’ un’azione del tutto illegale ed arbitraria, perché non esistono contratti di locazione e non può essere diversamente, poiché gran parte di questi alloggi sono privi accatastamento e fuori di ogni normativa edilizia. La sola cosa da fare è normalizzare questa triste e brutta questione. Questa posizione è condivisa dalla gran parte dei componenti della commissione e dei capogruppo, che intendo ringraziare pubblicamente.
Pertanto, suggerisco l’amministrazione di trovare una forma, meno onerosa e penalizzante, che metta ogni famiglia nelle condizioni di potere sottoscrivere un contratto legale e pagare in conformità di quanto sarà pattuito nel pieno rispetto della legge ed annullando tutto il pregresso che non trova nessun appoggio dal punto di vista amministrativo e fiscale, ribadendo l’impegno di una soluzione provvisoria nell’attesa della costruzione dei nuovi alloggi a norma.
E’ una vera beffa verso tutti coloro che si aspettavano l’avvio della costruzione dei nuovi alloggi, come promessi dal Sindaco ed invece si sono visti recapitarla richiesta di somme non dovute.
