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Terremoto in Sicilia, la Calabria opera a Zafferana Etnea (Foto)

Un costante ricambio degli uomini del 115 che continuano a lavorare ininterrottamente per portare aiuti alla popolazione, recuperare beni di prima necessità e soprattutto effettuare sopralluoghi per stabilire l’agibilità delle strutture

 

CATANZARO – Prosegue ininterrottamente l’opera di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto in Sicilia. La sezione operativa dei vigili del fuoco di Catanzaro, dislocata presso il campo base in allestimento nel comune di Acireale, da questa mattina sta operando nel comune di Zafferana Etnea. Numerose le richieste per verifiche stabilità. Si sta procedendo altresì al recupero di beni di prima necessità e farmaci salvavita a quelle persone le cui abitazioni sono state danneggiate dal sisma e dichiarate inagibili.

La colonna mobile composta è partita dalle prime ore del 26 dicembre scorso per raggiungere le zone sicule terremotate. Nel tardo pomeriggio di ieri si sono registrati 152 interventi di cui 49 chiusi, 25 in corso e 78 in coda conclusi tra la notte e la mattinata di oggi. Sul posto, da ieri operano 288 unità con 62 automezzi

Eugenio Privitera, direttore dell’Ingv di Catania nelle ore scorse ha rilasciato varie interviste sulla situazione attuale nel territorio siculo. Per l’esperto ancora ci sono delle criticità:”non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori dove si sono si sono verificate nuove apertura, in particolare a sud della Valle del Bove, a Piano del Vescovo. Privitera ricorda il terremoto che si verificò nell’ottobre dell’84, che provocò un morto a Zafferana Etnea: “è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove fa danno. Non ci sono relazioni tra l’Etna e lo Stromboli appartenenti a due contesti geodinamici diversi con sistemi di alimentazioni separate”

Intanto in molti hanno trascorso la notte in macchina davanti la propria abitazione, per paura ma anche per eventuali sciacallaggi

 

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