Il giovane studente si professa innocente davanti al giudice in Tribunale. E chiede di essere giudicato con il rito abbreviato. Nel frattempo le indagini difensive dimostrerebbero l’innocenza dell’imputato
COSENZA – Dinanzi al Giudice dell’udienza preliminare, il Gup Gallo, è comparso stamane Luca Bruno, il giovane ventenne accusato di aver tentato di incendiare lo scorso 23 maggio, lo stabile in cui è ubicato il Liceo Artistico di Cosenza. Ad accusare il giovane imputato dell’atto incendiario che, solo fortuitamente, ha distrutto unicamente il grande portone d’ingresso dell’istituto scolastico, sarebbero le testimonianze di alcuni docenti della stessa scuola che in lui avrebbero riconosciuto la persona ripresa dalla telecamere di sorveglianza la notte dell’incendio. Le indagini, condotte dalla Procura di Cosenza, dal sostituto procuratore Donatella Donato, titolare del fascicolo, e dai Carabinieri della Stazione Centrale di Cosenza, avevano individuato il responsabile, dopo poche ore dall’atto criminale, nel giovane Luca Bruno, al quale avevano sequestrato una serie di oggetti ed indumenti personali.
A queste prove la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Luca Le Pera, ha contrapposto una serie di indagini difensive. Tra queste, la più rilevante, pare essere una consulenza basata sulla verifica del contenuto delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza e la simulazione, in termini grafici e comparativi, dell’atto incendiario mediante la comparazione delle stesse immagini con i rilievi eseguiti sulla persona dell’imputato. Si tende a dimostrare, in questo modo, che il giovane incendiario non è l’imputato.
Dopo questa attività, l’imputato, nel corso dell’udienza odierna, in cui ha continuato a professarsi innocente, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Il Gup ha così rinviato l’udienza al prossimo 28 febbraio per la discussione pubblico ministero e difesa e la successiva decisione.
I FATTI
Il 23 maggio del 2018 poco dopo le sette del mattino i carabinieri si portavano presso il liceo artistico di via Somalia dove i dipendenti all’apertura dell’edificio scolastico si rendevano conto che ignoti avevano appiccato un incendio nella notte ai danni del portone d’ingresso. la struttura pubblica risultava danneggiata: annerimento della struttura metallica, cristalli infranti, pareti annerite, una semi cupola in plexiglass sciolta dal calore. Danneggiati anche la rete telefonica e l’impianto elettrico
Durante il sopralluogo fu rinvenuto un accendino di colore verde, e furono posti sotto sequestro anche i video di un impianto di video sorveglianza dell’istituto scolastico. Le immagini ritraggono un giovane ragazzo di circa 20 anni alto 180 cm, capelli corti con taglio particolare, carnagione chiara, con al volto un paio di occhiali ray ban e vestito con una maglia di colore blu elettrico, un jeans ed un paio di scarpe di colore chiaro.
Ad individuare il giovane Bruno sarebbero stati due professori che avrebbero riferito dello studente, ex studente da un anno frequentante la terza classe. Poi il ritiro dagli studi per motivi attuali. Sulla scorta di queste dichiarazioni il 20enne fu denunciato a piede libero e lo scorso settembre il Gup Gallo fissò l’udienza preliminare tenutasi oggi in cui l’imputato professandosi innocente ha chiesto di essere giudicato con rito ordinario. Rimangono le indagini difensive prodotte dall’avvocato Luca Le Pera che tenteranno di scagionare il giovane
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