REGGIO CALABRIA -«Assenza di specifiche precedenti esperienze lavorative e condizioni d’incompatibilità. Somme indebitamente percepite per un totale di 1.450.867,93 euro». Emerge una nuova pesante verità sul “caso Fallara”. L’ex dirigente al settore Finanze e Tributi del Comune di Reggio Calabria
non avrebbe dovuto ottenere alcuna nomina ab origine, perché in una situazione d’incompatibilità rispetto a quanto previsto dalla legge per il conferimento di incarichi dirigenziali. Il dato viene fuori dalla relazione degli ispettori della Procura, inviati a palazzo San Giorgio allo scopo di verificare la reale situazione economico-finanziaria dell’ente con specifico riferimento ad eventuali reati di natura penale.
Fino ad oggi, ben 35 pagine di quell’elaborato peritale erano rimaste sconosciute all’opinione pubblica perché coperte da “omissis”. Calabria Ora è in grado di pubblicare in esclusiva il contenuto integrale della relazione, con particolare riferimento alla parte riguardante le somme indebitamente percepite dai dirigenti esterni ed interni di palazzo San Giorgio. Si tratta, in altri termini, del secondo filone dell’inchiesta che, solo poche settimane fa, ha visto l’identificazione di 14 persone tra dirigenti e funzionari comunali che sarebbero indagati per diversi reati, fra cui abuso d’ufficio e falso ideologico. Tra loro, anche l’attuale dirigente della Regione Calabria, Franco Zoccali, in passato capo di gabinetto dell’ex sindaco di Reggio ed oggi governatore Giuseppe Scopelliti.
