Sergio Crocco e Roberto Giacomantonio sono il simbolo di un’amicizia fatta di reciproco rispetto e di assoluta generosità. Raccontano il cuore di una città e con ironia anche le difficoltà. Su Rlb hanno illustrato stamattina i prossimi eventi in cantiere e il nuovo progetto de “La Terra di Piero” in Africa.
COSENZA – Entrano nello studio ‘rosso’ della radio, si accomodano e si inizia a sorridere ma anche a riflettere. Nei loro occhi infatti ci sono i valori che accomunano l’associazione intitolata a Piero Romeo, che arrivano proprio da lì, da quella persona che ha lasciato un segno indelebile perchè il suo ‘nome’ è oggi, da Cosenza alla Tanzania, è sinonimo di solidarietà e di progetti concreti, visibili, tangibili. Sergio Crocco, presidente de “La Terra di Piero” e il ‘signor Dio’ Roberto Giacomantonio, raccontano i prossimi appuntamenti ed il nuovo progetto di viaggio dell’associazione. Ma andiamo con ordine e partiamo dal 14 settembre, con lo spettacolo “Tre uomini e na… seggia”.
Audio intervista integrale – ASCOLTA
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“Tre uomini e na…zolla” a Castrolibero: obiettivo 1000 spettatori!
“Conzativicci”, la 33^ replica il 12 ottobre a Paola
Altro appuntamento atteso al teatro Odeon di Paola, il 12 ottobre prossimo alle 20.45. “Lo hanno richiesto e voluto fortemente a Paola, Cesare e Maddalena, i responsabili del teatro e ci hanno chiesto di replicare per la trentatreesima volta lo spettacolo “Conzativicci”; questo loro insistere – ha spiegato Segio – ci ha convinti, e dunque il 12 ottobre saremo là. Abbiamo anche organizzato due pullman uno per gli attori e uno per chi vorrà venirci a vedere da Cosenza. Ovviamente ci sarà il pubblico del Tirreno che è fortemente legato a San Francesco di Paola, che è uno dei personaggi dello spettacolo”.
Dopo la Tanzania, il progetto in Namibia
“Abbiamo infine un nuovo progetto che riguarda il parco inclusivo di Cosenza, che è in fase avanzata in quanto abbiamo ordinato 15 pannelli di cartoni animati (ci mancano solo i soldi); Si tratta di gigantofrafie per intenderci, con la testa mancante per permettere di fare le foto ai bambini e offrirgli un altro modo per divertirsi e giocare. Per tutti i bambini – spiega Crocco – cosentini, marocchini, tanzaniani… una sera ho contato 15 etnie diverse. E Roberto sottolinea: “credo che il Parco Romeo, sia il luogo più inclusivo della città”… “ed è stato costruito dal basso, dai cittadini di Cosenza e dalla loro generosità. Crediamo sia il posto più civile della città, anche se ogni tanto viene vandalizzato da qualche idiota ma tanto il giorno dopo lo rimettiamo in sesto e ni fricamu i loro”.
