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Il cuore senza confini de “La terra di Piero”: due spettacoli imperdibili e il viaggio in Namibia (AUDIO)

Sergio Crocco e Roberto Giacomantonio sono il simbolo di un’amicizia fatta di reciproco rispetto e di assoluta generosità. Raccontano il cuore di una città e con ironia anche le difficoltà. Su Rlb hanno illustrato stamattina i prossimi eventi in cantiere e il nuovo progetto de “La Terra di Piero” in Africa.

 

COSENZA – Entrano nello studio ‘rosso’ della radio, si accomodano e si inizia a sorridere ma anche a riflettere. Nei loro occhi infatti ci sono i valori che accomunano l’associazione intitolata a Piero Romeo, che arrivano proprio da lì, da quella persona che ha lasciato un segno indelebile perchè il suo ‘nome’ è oggi, da Cosenza alla Tanzania, è sinonimo di solidarietà e di progetti concreti, visibili, tangibili.  Sergio Crocco, presidente de “La Terra di Piero” e il ‘signor Dio’ Roberto Giacomantonio, raccontano i prossimi appuntamenti ed il nuovo progetto di viaggio dell’associazione. Ma andiamo con ordine e partiamo dal 14 settembre, con lo spettacolo “Tre uomini e na… seggia”.

Audio intervista integrale – ASCOLTA

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“Tre uomini e na…zolla” a Castrolibero: obiettivo 1000 spettatori!

“Siamo all’anfiteatro Tieri di Castrolibero dove c’è questo ennesimo appuntamento con “Tre uomini e na seggia” con i grandiosi Antonio Filippelli ed Eliseno Sposato junior – spiega Roberto. – ovviamente con tante novità”. “Innanzitutto abbiamo pensato di ribattezzare il titolo con “Tre uomini e na zolla” racconta Sergio con ironia, ed il riferimento è chiaramente legato alla vicenda del manto erboso dello stadio Marulla delle cui zolle di erba, si è parlato per giorni e giorni e così, dice Roberto “il fatto della ‘zolla’ ha scavalcato ‘a seggia“. Lo spettacolo è in programma dunque venerdì 14 settembre, alle 20.30 all’anfiteatro Tieri di Castrolibero e sarà aperto da due grandi voci della città e soprattutto due amici della Terra di Piero, Pippo Tocci e Antonio de Rose. Sono stati già venduti più 500 biglietti ad oggi, ma dobbiamo arrivare a mille dicono Sergio e Roberto.

“Conzativicci”, la 33^ replica il 12 ottobre a Paola

Altro appuntamento atteso al teatro Odeon di Paola, il 12 ottobre prossimo alle 20.45. “Lo hanno richiesto e voluto fortemente a Paola, Cesare e Maddalena, i responsabili del teatro e ci hanno chiesto di replicare per la trentatreesima volta lo spettacolo “Conzativicci”; questo loro insistere – ha spiegato Segio – ci ha convinti, e dunque il 12 ottobre saremo là. Abbiamo anche organizzato due pullman uno per gli attori e uno per chi vorrà venirci a vedere da Cosenza. Ovviamente ci sarà il pubblico del Tirreno che è fortemente legato a San Francesco di Paola, che è uno dei personaggi dello spettacolo”.

Dopo la Tanzania, il progetto in Namibia

“Si sta materializzando un progetto molto bello in Namibia, nella parte sud occidentale dell’Africa, al confine con il Sudafrica. Andiamo in un posto che è tre volte l’Italia ma fa meno abitanti della Calabria. Un posto del mondo stupendo paesaggisticamente m alle prese con la siccità; un posto maledettamente povero e nel quale insiste l’Hiv con il 15% della popolazione colpita da questo male. Il 70% della popolazione namibiana ha meno di 15 anni. Noi andiamo come sempre – spiega Sergio – a cercare di migliorare la qualità della vita dei bambini e il modo in cui riusciamo a farlo meglio, è costruire un parco giochi accessibili ai bambini disabili. Alla periferia di Windhoek (la capitale) ci sono baraccopoli enormi e c’è una scuola con 160 bambini con problemi motori e andremo a costruire il terzo parco Piero Romeo. Ci vogliono fondi, ci vuole tempo ma sappiamno che con la generosità dei cosentini riusciremo a portare a termine anche questo progetto, che è un progetto di civiltà e soprattutto restituisce ai bambini uno dei diritti fondamentali per noi di tutti i bambini tra cui il diritto alla scuola, all’alimentazione e alle cure mediche”. Abbiamo sempre collaborato con gente del posto meravigliosa, per costruire qualcosa di duraturo, perchè in Africa molte volte capita questo: si costruisce un ospedale ma poi non c’è la volontà di portarla avanti, ho visto pozzi che poi non vengono utilizzato per mancanza di manutenzione. Ho visto tante cattedrali nel deserto ma noi vogliamo portare qualcosa di duraturo”.

“Abbiamo infine un nuovo progetto che riguarda il parco inclusivo di Cosenza, che è in fase avanzata in quanto abbiamo ordinato 15 pannelli di cartoni animati (ci mancano solo i soldi); Si tratta di gigantofrafie per intenderci, con la testa mancante per permettere di fare le foto ai bambini e offrirgli un altro modo per divertirsi e giocare. Per tutti i bambini – spiega Crocco – cosentini, marocchini, tanzaniani… una sera ho contato 15 etnie diverse. E Roberto sottolinea: “credo che il Parco Romeo, sia il luogo più inclusivo della città”… “ed è stato costruito dal basso, dai cittadini di Cosenza e dalla loro generosità. Crediamo sia il posto più civile della città, anche se ogni tanto viene vandalizzato da qualche idiota ma tanto il giorno dopo lo rimettiamo in sesto e ni fricamu i loro”.

 

 

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