Manifestazione questa mattina ancora una volta per richiamare l’attenzione sulla grave situazione in cui versa l’area dei Laghi di Sibari. Dapprima fiore all’occhiello della Calabria, l’area si sta spegnendo a causa dell’immobilismo delle istituzioni
SIBARI (CS) – Hanno lanciato un accorato “SOS” e si sono detti “ostaggio della pubblica amministrazione” le decine di persone che questa mattina hanno manifestato all’ingresso dei Laghi di Sibari contro lo stato di abbandono in cui versa il canale degli Stombi che non consente più ai numerosi velisti di entrare ed uscire dai Laghi. La vicenda dello Stombi è stata portata nei giorni scorsi anche all’attenzione dei ministri Di Maio e Salvini e nonostante incontri, soldi spesi, tavoli in Prefettura e con i rappresentanti del Comune, non è cambiato nulla. Un’intera economia è al collasso. “Lega navale”, i “Velisti indignati” e “VelaSi”, insieme a residenti, turisti, velisti chiedono la pulitura del Canale; unico modo per il rilancio turistico del complesso nautico e di tutta l’area. Alla manifestazione non si è visto alcun rappresentante delle Istituzioni segnale dell’assoluta mancanza di attenzione dell’area dei Laghi.
Soltanto Silvana Abate, portavoce al Senato per il Movimento Cinque Stelle e membro della Commissione permanente Senato “Agricoltura e produzione agroalimentare” ha diramato una nota: “Mi spiace molto non poter essere direttamente presente alla manifestazione organizzata oggi per alzare l’attenzione sullo stato di abbandono in cui versa il Canale degli Stombi. Ero in viaggio perché già oggi avremo aula e commissione in Senato e ho inviato un mio messaggio personale agli organizzatori per tramite dei miei collaboratori. Tengo molto a cuore le questioni legate ai Laghi di Sibari e alla città di Cassano All’Ionio in generale. Ricorderete sicuramente come, sia da semplice cittadina che da attivista del MoVimento 5 Stelle, mi occupai insieme a Rosella Cerra della vicenda che voleva portare alla costruzione di un pozzo di perforazione all’interno del complesso nautico attraverso un sistema sotterraneo che dalla terraferma sarebbe arrivato alla foce del Crati.
Una situazione attualmente impraticabile perché nei Laghi possono entrare solo barche con un pescaggio inferiore a 1,30 metri mentre un peschereccio a bisogno di almeno 2 metri di profondità per poter navigare senza incagliarsi. Non è facile, è una questione che va avanti da quasi venti anni, ma ci stiamo lavorando. Ho avuto una serie di contatti con la Capitaneria di Porto e nei prossimi giorni sentirò i commissari di Cassano e alcuni nostri rappresentanti ministeriali. L’attenzione del MoVimento 5 stelle e del Governo su tutta la Sibaritide è alta. Anche questo intervento servirà a smontare il disegno grave che ha portato Corigliano e la Sibaritide all’isolamento più totale”.

