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Truffa su multe autovelox, arrestato imprenditore di Montalto Uffugo

L’uomo è titolare di una società di noleggio autovelox che sembrerebbe ricevesse un ‘incentivo’ per ogni contravvenzione

 

MATERA – Cinque persone – tra cui il capo della Polizia municipale di Tursi (Matera), che si trova in carcere, mentre altre quattro sono ai domiciliari – sono state arrestate dalla Polizia nell’ambito di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera, sulla corruzione scoperta intorno alla presunta truffa, messa in piedi nel comune lucano, sull’uso degli autovelox e sulla gestione delle conseguente contravvenzioni. Nell’indagine sono indagate altre 17 persone. I particolari dell’operazione Velomatic sono stati illustrati stamani in una conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino e dal capo della Mobile materana, Fulvio Manco. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il capo della Polizia municipale di Tursi, Giovanni Sanchirico, di 64 anni, insieme a un imprenditore calabrese, O.C. 45enne di Montalto Uffugo titolare di una società di noleggio di autovelox aveva organizzato un sistema per “arrotondare” i suoi introiti e quelli dello stesso imprenditore attraverso un “incentivo” per ogni contravvenzione elevata con l’uso degli autovelox.

Inoltre è stato accertato che Sanchirico è riuscito in più occasioni a farsi consegnare da alcuni cittadini soldi in contanti per cancellare diverse multe, il cui importo era aumentato nel corso dei mesi a causa di more e oneri. Per questo motivo, le persone arrestate tra cui la compagna di Sanchirico, Maria Rubolino di 47 anni, che ha ricevuto anche alcuni bonifici dalla società di noleggio di autovelox con la dicitura “prestazione occasionale” e due dipendenti della stessa (E.S. 59 anni di Rocca Imperiale e A.I.  classe 1966) sono accusate, a vario titolo, di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, induzione indebita a dare e promettere utili, istigazione alla corruzione e truffa ai danni dello Stato. L’operazione “Velomatic” nasce da un’altra indagine cominciata dal 2017 in seguito all’incendio della BMW di un dirigente del Comune di Scanzano Jonico in provincia di Matera.

Ad incastrare il comandante della Municipale e l’imprenditore è stata una conversazione telefonica intercettata in cui Sanchirico spiegava ad una vigilessa come funzionava il ‘loro sistema’ di autovelox e la cancellazione delle multe attraverso ricompense, favori (carichi di legname o promessa di posti di lavoro per parenti) o denaro. La società di noleggio di autovelox di Montalto Uffugo era già stata perquisita a gennaio. In quell’occasione vennero sequestrati telefoni, server e computer aziendali.

L’operazione ha portato alla luce sia le presunte tangenti elargite al comandante della polizia municipale dall’imprenditore cosentino che forniva gli autovelox (400 euro per ogni impianto istallato) che a sua volta riceveva un euro per ogni multa annullata attraverso il sistema informatico di gestione delle contravvenzioni. Nel periodo osservato dagli investigatori sono state elevate circa 15mila per un incasso netto, in nero, per O.C. di almeno 5mila euro, con l’impegno che Sanchirico stava portando a termine, di poter istallare i propri autovelox nei Comuni limitrofi. Uno dei comandanti contattati però dopo aver fatto notare al collega che la sua ‘offerta’ rappresentava una truffa ha inteso registrare la conversazione.

 

 

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